Movida violenta, prendono a calci le porte delle abitazioni: arriva la Polizia e scopre pure dosi di hashish

A Porto San Giorgio (Fermo), a seguito di segnalazioni di alcuni residenti di via Rismondo, i poliziotti della Volante sono intervenuti ed hanno trovato alcuni giovani, probabilmente ubriachi, che stavano prendendo a calci le porte delle abitazioni. Uno di loro, alla vista dell’auto della Polizia, ha provato ad ostacolare l’accesso posizionando una transenna in mezzo alla strada e fuggendo poi verso la spiaggia.

Sono allora giunti i rinforzi e anche i Carabinieri. Il ragazzo è stato rintracciato nella zona ed ha continuato a mantenere atteggiamenti di provocazione e sfida pronunciando anche frasi oltraggiose e di scherno nei confronti degli operatori. Si è rifiutato di fornire le proprie generalità ed è stato allora accompagnato in Questura per essere fotosegnalato e identificato.

Risiede nel nord Italia ma è domiciliato a Porto San Giorgio. Alla fine si è beccato una denuncia per il rifiuto di farsi identificare e per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Dopo essere stato perquisito, dalle mutande è spuntata anche una dose di hashish per la quale è stato segnalato alla Prefettura per detenzione di stupefacenti per uso personale.

CONTROLLI A TAPPETO

INCESSANTE l’attività di verifica da parte della Polizia fermana, soprattutto nei locali ancora aperti di notte. In uno di questi hanno beccato un cliente sprovvisto di green pass: è scattata la multa per il titolare dell’esercizio.

IN TUTTO sono state identificate 300 persone e affibbiate 6 sanzioni per il mancato rispetto del codice della strada dopo un controllo effettuato su 200 automobili.

VICINO ad una cabina pr fototessere, nella zona della stazione ferroviaria di Poto San Giorgio, la Polizia ha rinvenuto 14 dosi di hashish, pronte per lo spaccio, evidentemente “parcheggiate” lì da qualche spacciatore in attesa di essere cedute ai clienti del sabato sera.

INFINE la Squadra Mobile ha arrestato un 40enne di origine lucana che doveva scontare una pena complessiva di oltre 5 anni per furti aggravati e ricettazioni commessi nel Lazio. L’uomo si era nel frattempo trasferito in un centro dell’entroterra fermano, ma ora si trova nel carcere di Fermo.