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Copagri: manovra per l’agricoltura
con ricadute positive

AGRICOLTURA - Il presidente Franco Verrascina: «Bene lo stop a plastic tax e sugar tax e il rifinanziamento “Nuova Sabatini”, ora ulteriore sforzo per reperire maggiori risorse»
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«Riservandoci una valutazione più approfondita quando sarà reso pubblico il testo definitivo della manovra, riteniamo che quelli inseriti nel testo licenziato ieri dall’Esecutivo siano interventi che avranno ricadute positive sul comparto primario; parliamo di misure più volte richieste dalla Copagri, quali ad esempio il rinvio di plastic tax e sugar tax, arrivato dopo il pressing congiunto dell’intera filiera, con il quale si va a evitare pesanti ricadute sull’intero sistema agroalimentare, ma anche della proroga del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali Transizione 4.0 e in innovazione tecnologica 4.0, così come il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, con 900 milioni per il quinquennio 2022-2026».

Lo afferma il presidente della Copagri, Franco Verrascina (nella foto sopra), sulla base di una prima analisi del Ddl di bilancio 2022, che dopo il via libera del Cdm dovrà passare il vaglio del Parlamento ed essere approvato entro fine anno.

«In attesa di conoscere gli ulteriori elementi agricoli inseriti nel testo, fra i quali a quanto si apprende dovrebbero figurare anche la decontribuzione per i giovani agricoltori under 40 – continua il presidente – oltre a interventi per il rifinanziamento del fondo filiere agricole e in particolare sulla zootecnia, che dovrebbe vedere confermate le percentuali di compensazione IVA per bovini e suini, riteniamo positiva anche l’estensione al 2022 della detassazione Irpef dei redditi dominicali e agrari di coltivatori diretti e imprenditori agricoli e la proroga delle garanzie sul credito per sostenere la liquidità delle imprese».

«Completano il quadro agricolo diversi interventi sul fronte della ricerca, lo stanziamento di 60 milioni per l’attuazione della strategia forestale, l’istituzione di un fondo per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna, con una dotazione di 300 milioni per il biennio 2022-2023, senza contare le misure inerenti alla Naspi e all’Ape sociale».

«Continueremo a lavorare per garantire la giusta attenzione al comparto primario, che è ancora alle prese con le ripercussioni della pandemia, fase durante la quale non ha mai smesso di lavorare con grande senso di responsabilità per assicurare il regolare rifornimento degli scaffali. Per tali ragioni – la conclusione di Verrascina – auspichiamo che durante l’iter parlamentare si lavori per reperire ulteriori risorse finalizzate a sostenere il comparto. In particolare, ribadiremo la necessità di un ulteriore sforzo per abolire la sugar tax e la plastic tax, che a nostro avviso rappresentano due tasse inique che, anche con i correttivi apportati, rischiano di far calare i consumi e di creare a cascata ripercussioni negative sui produttori».

 


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