Spazzafumo e la “lista della spesa”,
Bagalini (FdI) attacca:
«Pretese irrispettose»

A un mese e mezzo di distanza dal ballottaggio che ha sancito il tramonto dell’Amministrazione Piunti in favore del civico Antonio Spazzafumo, il neoeletto sindaco e la sua squadra stanno progressivamente prendendo confidenza con gli spazi del Municipio di viale De Gasperi e con i meccanismi della macchina comunale.

A proposito di macchina, secondo quanto riferito dal consigliere di Fratelli d’Italia Nicolò Bagalini in vista dei prossimi cinque anni di mandato il sindaco Spazzafumo avrebbe richiesto ai dirigenti comunali un deciso restyling tra arredi e parco auto in un momento che resta delicato per tutta l’economia locale.

Nicolò Bagalini

«Mentre in questi ultimi due anni  – esordisce Bagalini – padri di famiglia stavano in coda per ottenere buoni spesa, lui che da sindaco dovrebbe ispirarsi alla diligenza del buon padre di famiglia ordina ai suoi dirigenti una nuova auto di rappresentanza, il rifacimento totale del bagno del suo ufficio e la sostituzione del mobilio per un costo presunto di 15.000 euro, tanto per indicare solo alcune delle richieste per le quali ai capi dei settori è stato comunicato di inserire le necessarie risorse nel bilancio di previsione 2022.

Non c’è ancora un quadro chiaro che possa garantire la copertura di servizi essenziali per i cittadini e il Sindaco pensa bene di considerare come priorità gli acquisti di dieci smart monitor da installare in tutte le sale riunioni del comune, i nuovi infissi al piano terra e il rifacimento della copertura dell’ingresso del parcheggio sotterraneo».

Agli occhi di Bagalini le richieste avanzate da Spazzafumo risultano dunque inadeguate rispetto ai tempi che corrono, andando a comporre una “lista della spesa” tutt’altro che prioritaria per le casse comunali.

Antonio Spazzafumo

«Dopo quasi due anni di pandemia che hanno messo in seria difficoltà l’economia cittadina – prosegue il consigliere – a noi di Fratelli d’Italia l’atteggiamento del sindaco non sembra prudente né rispettoso dei reali bisogni dei sambenedettesi.

Tutti gli interventi richiesti non appaiono di prima necessità, così come non pare irrinunciabile la sua richiesta di rifacimento dell’intero giardino comunale, che certamente è più dignitoso di altre aree verdi delle zone periferiche della città».