facebook rss

Sanità, sindacati sul piede di guerra:
«Mobilitazione il 20 e 21 dicembre
e sciopero a gennaio»

ASCOLI - Lo hanno annunciato Giorgio Cipollini (Cisl), Viola Rossi e Roberto Fioravanti (Cgil), Paolo Villa (coordinatore Rsu), nel corso di un incontro in cui hanno spiegato le motivazioni, anche per conto di Uil, Nursind e Fials. Ecco le motivazioni
...

 

 

di Maria Nerina Galiè

 

Interrotte le trattative, si passa alla mobilitazione per i dipendenti di Area Vasta 5, rappresentati dalle organizzazioni sindacali: il 20 dicembre, davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli ed il 21 al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto. Lo hanno annunciato Giorgio Cipollini (Cisl), Viola Rossi e Roberto Fioravanti (Cgil), Paolo Villa (coordinatore Rsu), nel corso di un incontro in cui hanno spiegato le motivazioni, anche per conto di Uil, Nursind e Fials.  

Paolo Villa

E’ terminata così la lunga trattativa tra sindacalisti della funzione pubblica, comparto Sanità, ed Asur. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, la contrattazione del “fondo per il disagio” del 2021, esaurito a novembre e, quindi, non in grado di soddisfare il pagamento del lavoro straordinario e di tutte le indennità contrattuali quali turno, notturno, festivo, festivo notturno, malattie infettive, terapie intensive e sub-intensive, pronta disponibilità.

«Un modo assurdo – il commento di Villa – per contrastare la carenza, ormai cronica, del personale sanitario. E’ ila cane che si morde la coda. Si richiamano professionisti dal riposo per coprire i turni, ma poi non ci sono i soldi per pagare le ore aggiuntive di lavoro.

E che fa l’Asur? Invita i dipendenti a prendersi i riposi. Di questo passo, c’è il serio e concreto rischio di non riuscire più a garantire l’assistenza».

Giorgio Cipollini

All’ultimo incontro, che si è concluso con i rappresentanti dei lavoratori che hanno abbandonato il tavolo, «la conferma – è stato ancora Villa a parlare – che quest’anno si pagherà tutto, ma che andremo in debito, come fondo, per il futuro. Come è accaduto nel 2016, quando sono stati attivati 7 nuovi servizi, senza però implementare le dotazioni organiche né il fondo. Risultato? Abbiamo impiegato 3 anni per ripianare il fondo». 

«Abbiamo assistito – si legge nella nota sindacale congiunta – al rifiuto, da parte dei preposti organi regionali, di riequilibrare la consistenza dei fondi contrattuali, così come specificatamente disposto dalla legge regionale. Alle discriminazioni perpetrate in danno ai dipendenti dell’Area Vasta 5 ed ai residenti del territorio piceno, concretizzatesi con l’inaccettabile, gravissimo depauperamento del servizio pubblico ed il conseguente fiorente sviluppo della sanità privata. Alle reiterate, croniche violazioni di norme contrattuali che hanno comportato sostanziali, indebiti riduzioni degli stipendi dei dipendenti dell’Area Vasta 5. Al mancato pagamento delle promesse premialità Covid».

Viola Rossi

«Dopo tutto questo – continuano i sindacalisti – abbiamo indetto una manifestazione, il 20 e 21 dicembre, davanti ai presidi ospedalieri piceni. Poi, entro il 10 gennaio 2022, promuoveremo una giornata di sciopero dei dipendenti di Area Vasta 5. Ma non solo: ci riserviamo ulteriori e più incisive azioni sindacali in mancanza di adozione di concreti provvedimenti da parte dei dirigenti Asur e degli organismi regionali preposti». 

 

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X