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Green pass rafforzati falsi:
i Carabinieri denunciano
e multano tre ascolani

ASCOLI - Controlli a tappeto dei militari dell'Arma che scoprono un ventenne, una donna di 35 anni e un uomo di 57 in possesso di certificazioni verdi di altre persone scaricate in rete da una chat. Uso di atto falso, sostituzione di persona e acquisizione fraudolenta di dati personali i reati ai quali dovranno rispondere alla Procura della Repubblica
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Nel corso dei controlli, rafforzati alla stessa stregua dei green pass, i Carabinieri del Comando provinciale di Ascoli hanno scoperto tre ascolani, trovati all’interno di esercizi pubblici, in possesso di “green pass rafforzati” assegnati dal Ministero della Salute ad altre persone.

Li avevano scaricati in rete da una chat. Sono stati multati e, soprattutto, denunciati.

Un giovane di 20 anni, non vaccinato e sprovvisto quindi del “green pass” era tranquillamente seduto al tavolo di un pub di Ascoli. Pensando di poter eludere i controlli – finora gli era evidentemente andata bene, si era procurato un certificato verde scaricandolo da una chat in rete.

Solo che quel certificato il Ministero della Salute l’aveva assegnato a un coetaneo di Genova. L’espediente gli ha permesso di eludere il controllo degli addetti del pub i quali, infatti, avevano validato l’apparente regolarità del certificato con l’apposita app, ma non dei Carabinieri della Stazione di Ascoli che, entrati nel locale, hanno effettuato anche il riscontro sulla reale identità dell’interessato scoprendo il raggiro.

Al ventenne è stata comminata una sanzione amministrativa di 400 euro, prevista per chi viene trovato sprovvisto del certificato verde, ma dovrà anche rispondere alla Procura della Repubblica di Ascoli dei reati di uso di atto falso e sostituzione di persona.

Ma non è finita qui, perchè i Carabinieri hanno scoperto anche una donna di 35 anni e un uomo di 57 che, con lo stesso metodo, avevano scaricato da una chat i green pass di persone vaccinate per poi distribuirli a parenti ed amici non vaccinati allo scopo di eludere i controlli. Per entrambi è scattata la denuncia per uso di atto falso e acquisizione fraudolenta di dati personali.


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