di Benedetto Marinangeli
È durata solo un giorno l’avventura di Sergio Pirozzi sulla panchina della Samb. Dopo l’accordo raggiunto ieri ecco il colpo di scena che però, alla luce di ciò che si è verificato in queste ore, era più che scontato. Alle 15,36 arriva il messaggio dell’ addetto stampa Matteo Bianchini in cui si dice che la conferenza stampa di presentazione di Pirozzi, inizialmente in programma domani (sabato 18 dicembre) alle ore 12 è stata annullata.
In mattinata, invece, ecco il primo comunicato in cui si esplicitava che l’allenamento di questo pomeriggio “sarà diretto dal preparatore dei portieri Stefano Visi e dall’ allenatore della juniores nazionale Sante Alfonsi”. Così è stato e così sarà anche domani mattina per la seduta di rifinitura.
E sarà compito di questa inedita coppia guidare i rossoblù nella gara di domenica contro il Tolentino, al “Riviera delle Palme” (calcio d’inizio alle 14,30).
Queste mosse sono figlie anche dell’intervento delle forze dell’ordine, in stretto contatto con il presidente Roberto Renzi da stamattina. La Questura avrebbe sconsigliato a Pirozzi di presentarsi per dirigere gli allenamenti. Dal canto suo Renzi, in riunione con i più stretti collaboratori, non si aspettava una tale bufera. E adesso sarebbe spiazzato. Insomma “questo matrimonio non s’ha da fare”. Una decisione ufficiale non è ancora stata comunicata, ma certo viste le premesse sembra davvero complicato poter andare avanti con Pirozzi, che secondo alcune indiscrezioni, se la sentirebbe lo stesso di allenare la Samb.
Tutto era iniziato appena dopo l’ufficializzazione del nuovo mister. Un’ondata di critiche, di post e commenti sui social. Foto e video di Pirozzi con la maglia degli ultras dell’Ascoli (venduta in beneficenza in favore delle popolazioni terremotate, per dovere di cronaca), in curva con loro ed alla festa organizzata nel capoluogo, in Piazza Arringo.
Anche sulla pagina Facebook della Samb ci sono stati oltre 350 commenti negativi, con Pirozzi che si è preso però anche più di 120 “mi piace”. In mattinata anche il fratello Massimo con un post aveva provato a calmare le acque. Cosa che non si è verificata. Senza dimenticare, poi, lo striscione contro l’ex sindaco di Amatrice affisso intorno alla mezzanotte al porto e firmato dalla “Curva Nord Massimo Cioffi”.
Il presidente Renzi ed i suoi collaboratori hanno commesso un grossolano errore di valutazione. In un momento così delicato, con una squadra in piena zona retrocessione e con un mercato da finire, la decisione di affidare la panchina rossoblù a Pirozzi non è stata delle migliori. Senza nulla togliere alla qualità del tecnico di Amatrice ma nato a San Benedetto del Tronto, che ha fatto molto bene sia con la Primavera dell’ Ascoli che in D con Rieti e Fiumicino, il massimo dirigente rossoblù e i suoi collaboratori non hanno tenuto conto degli umori di una piazza ancora ferita dalla mancata iscrizione in serie C e da una posizione di classifica che un club dal blasone importante come quello rossoblù non merita.
Ma soprattutto non ha tenuto conto di una rivalità calcistica che nonostante i numerosi anni di lontananza (l’ultimo derby risale addirittura alla Coppa Italia del 1986 con l’Ascoli che si impose per 1-0 con gol di Vincenzi) da tempo cova sotto la cenere ma pronta a riaccendersi per un nonnulla. E ciò che è accaduto è un caso emblematico.
Ed ora cosa accadrà? La società starebbe vagliando qualche alternativa per la panchina. In tal senso potrebbe prendere corpo anche un ritorno di Massimo Donati o addirittura che la società ritorni sui suoi passi riportando in panchina Mauro Antonioli. Resta da capire anche se il direttore sportivo Riccardo Solaroli, indicato proprio da Pirozzi ricoprirà ancora questo ruolo. L’ex Rieti è rimasto a Roma in attesa di sviluppi. E questa non è sicuramente, l’atmosfera giusta per preparare una partita estremamente delicata come quella con il Tolentino dell’ex Andrea Mosconi. Domani è un altro giorno, e si vedrà.
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