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L’inizio dei campionati federali

OTTAVA puntata della rubrica di Cronache Picene "Ascoli e Sambenedettese, un secolo di rivalità". Storie di sport, ma non solo
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Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Oltre alla rivalità sportiva, talvolta becera, c’è di più. Ci sono realtà figlie di passati gloriosi, che ai due centri hanno conferito prestigio. Ci sono state persone, popoli, storie e culture diverse, di pari dignità, separate solo da una manciata di chilometri, da conoscere, raccontare e tramandare. Accomunate, tutte, da un “eroismo” straordinario, che nessun astio, fazioso e municipalistico, può e deve cancellare. Di cui andare, tutti insieme, indistintamente, orgogliosi. L’amore cieco e sordo per il proprio campanile, il fanatismo che, in ogni campo, tutto avvelena, rischiano di farci ignorare, sia sotto il Torrione che in Piazza del Popolo, il meglio che, su entrambe le sponde, nei più diversi campi, con valore, sacrificio e abnegazione, durante lo scorrere degli ultimi secoli le nostre genti sono riuscite a costruire. A puntate, su Cronache Picene, racconteremo senza presunzione la Storia dei due centri. Sportiva e non. Scritta dai grandi personaggi del passato, soprattutto quelli meno celebri, da tramandare ai più giovani, e ai posteri, spesso ignari. Attraverso le glorie e le infamie, i fasti e le tragedie. Le pagine più esaltanti e i giorni più neri. Senza partigianerie e autoincensamenti di sorta. Senza sconti, che la Storia non può concedere a nessuno. Ascoli Piceno e San Benedetto del Tronto. Non più cugine invidiose e malevoli. Ma sorelle unite. E regine, entrambe, del Piceno e delle Marche. Non solo sui campi di calcio.

 

Una formazione della Samb 1926/27

PUNTATA n. 8

Pur nascendo venticinque anni dopo, la Sambenedettese inizia l’attività calcistica federale insieme all’Ascoli, in Terza Divisione Marche, nel campionato 1926/1927. Primeggiano entrambe nel medesimo girone, ma alla fine la spunta l’Ascoli che centra la promozione in Seconda Divisione. La Samb del presidente Ludovico Giovannetti chiuderà la stagione al secondo posto in classifica. L’Ascoli, che è guidata dal mister ungherese Bakony, con il professor Giovanni Poli presidente, e schiera in formazione anche un paio di ragazzi sambenedettesi, Zazzetta e Sorge, si aggiudicherà il derby in campo esterno, grazie ad un gol di Umberto Marini.

Una formazione dell’Ascoli 1934/35

Nella stagione successiva 1927/28 la Sambenedettese sarà ancora seconda nel girone B di III° Divisione, mettendo in luce il portiere Pietro Cosignani e la punta Tommaso Marchegiani. Nella stessa stagione l’Ascoli chiuderà al terzo posto nel girone A della categoria superiore, ancora con un allenatore ungherese, Lovy, proveniente dalla Lazio, mentre il capitano è Renato Forlini. La coppia delle squadre del Piceno nella stessa categoria potrebbe ricomporsi nel campionato 1929/1930 di III° Divisione, a causa della retrocessione dell’Ascoli patita al termine della stagione 1928/29, ma la Samb, dopo la rinuncia dell’anno prima per motivi economici, non può riprendere ancora l’attività.

Una formazione dell’Ascoli anni Venti

L’Ascoli verrà poi ripescato, e vincerà ancora il campionato Interregionale di II° Divisione, girone B, al termine della stagione 1929/30. Una sola sconfitta, patita a Viterbo, per la squadra dell’allenatore-giocatore Stritzel in cui figuravano Benente, Forlini, De Flavis, Lucini, Carfagna, Poli, Ferranti, Rossi, Ferrari, Migliori, Berti, Giancola e Angiolini. La Sambenedettese torna in lizza nella stagione 1930/31, vincendo subito il campionato di III° Divisione, girone B, e bissando il successo anche in quello successivo, 1931/32, di II° Divisione. Due stagioni nelle quali l’Ascoli non va oltre due anonimi campionati di centro classifica nel girone E di I° Divisione.

Ascoli e Samb si ritrovano dunque nel medesimo girone G di I° Divisione nella stagione 1932/1933. Ma quell’anno sarà l’Ascoli, a sua volta, a ritirarsi in anticipo dal campionato dopo aver vinto (2-1) il derby di andata. La gara di ritorno non si giocò mai, con la Samb a chiudere la stagione in nona posizione. Le loro strade, dunque, si dividono ancora. Al termine della stagione 1933/34 è la Sambenedettese a retrocedere in II° Divisione dove l’Ascoli, intanto, ha annaspato a centro classifica. Si ritrovano dunque, ma si lasciano subito, perchè il secondo posto dell’Ascoli nella stagione 1934/35 vale il ritorno in I° Divisione, mentre la Sambenedettese finirà al settimo posto.

Un Ascoli anni Trenta allo Squarcia

L’annata successiva, 1935/36 è segnata dalla guerra d’Etiopia. Le tante defezioni, a causa del richiamo alle armi di molti suoi giocatori, costringono la Samb all’inattività, con l’Ascoli che chiuderà, dal canto suo, il campionato al settimo posto. Nuova reunion delle due picene in I° Divisione nella stagione 1936/37. Corsa di testa per entrambe stavolta, la Samb sarà seconda, l’Ascoli quarto nella classifica finale. La stagione successiva, 1937/38 sarà, comunque, molto fortunata per entrambe.

Nella classifica finale l’Ascoli sarà terzo, la Sambenedettese solo settima, ma nell’estate seguente tutte e due verranno ammesse in serie C grazie al riordino delle categorie. E’ la prima volta, nella loro storia calcistica, per le due squadre del Piceno, nella terza serie nazionale.

(continua)


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