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Aumento tariffe parcheggi e mense,
l’Amministrazione comunale spiega:
«Misure necessarie per far fronte ai costi»

SAN BENEDETTO - La giunta del sindaco Spazzafumo ha provato a fare chiarezza sulla delibera emanata ieri: «Dobbiamo ottimizzare le spese per sistemare la città». L’assessore al bilancio Pellei: «Ci siamo adeguati ai dati Istat. I nostri prezzi sono in linea con le altre città»
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Da destra a sinistra: Sanguigni, Capriotti, Spazzafumo, Pellei, Camaioni

 

 

 

di Salvatore Mastropietro

 

La notizia dell’aumento delle tariffe dei parcheggi, annunciata ieri con una delibera dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Spazzafumo, ha fatto esplodere la polemica in “Riviera”. Al malcontento di una parte della cittadinanza espresso sui social si sono accompagnati i commenti dell’opposizione, specialmente dei partiti che appoggiavano il sindaco uscente Pasqualino Piunti alle ultime elezioni (Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega). 

Per fare chiarezza e spiegare nel dettaglio le motivazioni che hanno portato a queste misure, la giunta ha convocato una conferenza stampa decisamente densa per quanto riguarda i contenuti.

Spazzafumo, Pellei e Camaioni

A prendere la parola in prima battuta è subito il sindaco Antonio Spazzafumo: «Innanzitutto dobbiamo ragionare utilizzando delle terminologie adeguate, per quanto contenuto nella delibera il termine stangata mi sembra eccessivo. Dall’ufficio ragioneria ci dicono continuamente che i soldi non ci sono, ma allo stesso tempo occorrono delle entrate adeguate per garantire decoro alla città. Il patto che abbiamo fatto con i cittadini è di spendere quei soldi per sistemare la città, poi potremo essere giudicati nel momento in cui questa cosa verrà meno».

Il tema principale è quello dell’aumento dei costi che l’amministrazione si trova a fronteggiare: «Oggi tutto è aumentato, dall’elettronica agli alimenti. Non dobbiamo essere ciechi e pensare che ci sia una bolla che separa San Benedetto dal resto del mondo. Chi lavora giornalmente sa cosa sta succedendo a livello di carenze di materie prime. Il nostro intento non è fare cassa, ma ottimizzare le spese per lavorare meglio per i bisogni della città. C’è poi da considerare che i costi dei nostri parcheggi sono allineati a quelli delle città limitrofe, in attesa di intervenire anche su altre questioni».

Domenico Pellei

I temi all’ordine del giorno vengono poi ripresi dall’assessore al bilancio Domenico Pellei: «Ringrazio il sindaco e la giunta perché mettono la propria faccia su questa delibera, sebbene sia una sofferenza prendere certe decisioni. L’adeguamento delle tariffe si è reso necessario innanzitutto per una rimodulazione in base ai dati del paniere Istat. I maggiori costi che ci vedono costretti ad agire così derivano dalla contrazione di due mutui per la definitiva riqualificazione del lungomare dall’importo totale di 3 milioni e 650mila euro, che incideranno sul bilancio 2022 per una rata annuale di 366 mila euro. L’altro punto significativo è l’aumento di tutte le materie prime e i servizi. Basti pensare a maggiori costi per il calore relativi alle scuole e agli edifici pubblici, alle utenze per l’illuminazione pubblica o a quelle per l’approvvigionamento dei pasti delle mense scolastiche. Sapevamo che sarebbero arrivati questi mutui, ma chi ci ha preceduto non ha messo una lira per coprirli».

Si va poi nello specifico con la questione parcheggi: «Abbiamo adottato degli aumenti per rendere le nostre tariffe adeguate a quelle minime di città comparabili a San Benedetto. Qualcuno ha osservato che c’è una scarsa visione della politica turistica, ma bisogna sottolineare che l’aumento riguarda la tariffa oraria e non le altre, come ad esempio quella giornaliera. In tutto questo c’è un’opera di ripensamento di tutto il servizio. Ci siamo ritrovati con una lista di 250 nominativi che hanno esenzioni totali. E’ giusto che ce ne siano per chi svolge funzioni di interesse sociale e lavorativo, ma non è giusto che ce ne siano per amici degli amici. La visione programmatica c’è, ma purtroppo era questo il momento per prendere decisioni poiché questi aumenti sono funzionali alla presentazione del bilancio di previsione 2022-2024. Noi abbiamo ripristinato una situazione che c’era già prima, i numeri dicono che l’Italia è tornata a crescere».

I cambiamenti riguardano anche le tariffe delle mense scolastiche: «Anche qui c’era da fare fronte all’esigenza dell’aumento dei costi, che nell’anno scolastico 2020-2021 sono cresciuti di 200mila euro. Abbiamo dovuto agire individuando una fascia ISEE da 7 a 20.000 euro. In questa fascia l’adeguamento è basato sui dati ISTAT (4,20 euro), mentre sopra a questa soglia c’è un effettivo aumento perché riteniamo che sia giusto che ha di più contribuisca di più». 

Torna a prendere la parola il sindaco Spazzafumo, che si lega anche ad altre questioni come quella delle luminarie natalizie: «Crediamo che la politica di chi non decide e non fa non paghi. È troppo facile fare demogogia su questi temi. Siamo stati messi sul tema delle luminarie, ma per organizzare una cosa così devi agire almeno da giugno. Eppure noi illuminando tutta la città abbiamo speso cifre ben più basse rispetto a quelle degli anni precedenti. Le aziende mi chiamano per partecipare alle nostre attività. Era quello che volevo e spero che continuerà così anche quando cominceremo ad organizzare feste ed eventi». 

Laura Camaioni e Domenico Pellei

Si lega a ciò anche Laura Camaioni, assessore con delega alle attività produttive: «Mi sono trovata all’ultimo secondo a fare richiesta a varie aziende per le luminarie natalizie. Ne abbiamo scelta una che ci è venuta incontro, insieme ai commercianti che ci hanno dato una mano. Siamo riusciti, spero, a fare un bel lavoro nonostante le difficoltà e i ritardi, risparmiando al tempo stesso circa 15.000 euro. Per quest’anno sono state esonerate dagli aumenti tutte le manifestazioni come fiere e mercati per venire incontro al mondo del commercio, diminuendo la quota di partecipazione rispetto all’anno scorso».

La chiusura è affidata al commento del vicesindaco Antonio Capriotti: «Per la prima volta un aumento è finalizzato a una spesa diretta. L’aumento del costo del parcheggio serve per finanziare il mutuo relativo al rifacimento del lungomare. Penso che questa sia una prima fase in cui mettiamo mano anche la situazione del piano del traffico, che dovrà essere rivista». 

 

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