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Aumenti in Riviera,
Bagalini (FdI) attacca Spazzafumo:
«Un Robin Hood al contrario»

SAN BENEDETTO - Il consigliere di Fratelli d’Italia critica la scelta dell’Amministrazione di aumentare le tariffe relative ai buoni mensa per le famiglie a basso reddito, lasciando invece invariate quelle relative agli Isee superiori a 20.000 euro. «Colpendo i più fragili si genera ulteriore povertà»
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In attesa di portare benefici alle casse comunali, a San Benedetto gli aumenti delle tariffe orarie dei parcheggi a pagamento e i contestuali rincari dei buoni mensa continuano ad animare il dibattito politico tra i banchi dell’opposizione.

Nicolò Bagalini

Questa volta a esprimere un parere negativo sulla scelta del sindaco Antonio Spazzafumo e dei suoi assessori è il consigliere di Fratelli d’Italia Nicolò Bagalini, che critica l’operato dell’Amministrazione ponendo l’accento su una decisione presa in concomitanza con il significativo caro prezzi con cui le famiglie sambenedettesi sono state costrette a fare i conti nelle ultime settimane.

«Più che Stachanov – esordisce Bagalini – il sindaco Spazzafumo si comporta come un novello Robin Hood al contrario.

Aumentare il costo dei buoni mensa per i bimbi di famiglie con un Isee tra 7.000 e 20.000 euro, lasciandolo invariato per le famiglie con reddito superiore a 20.000 euro dà l’esatta misura di quanta distanza ci sia tra l’Amministrazione e le condizioni in cui versano tanti nuclei familiari sambenedettesi.

Più che una delibera di adeguamento delle tariffe, quella della giunta Spazzafumo appare una deliberata operazione mirata a impoverire le famiglie e indurle a tendere la mano per ricevere l’obolo dell’amministratore, che consegna il pacco generosamente offerto dall’imprenditore amico».

Nel mirino di Bagalini finiscono, tra le altre, anche gli aumenti relativi alle strisce blu della città, con i prezzi destinati a lievitare con l’arrivo del nuovo anno già oggetto di diverse critiche da parte dei colleghi della minoranza.

«Nei piani del Comune – prosegue il consigliere di Fratelli d’Italia – sembrerebbe rientrare una vera e propria strategia della denatalità, se si pensa che dopo le stangate subite per l’aumento delle bollette gas e luce, della benzina e del metano, una famiglia a basso reddito vede accrescere le uscite per l’asilo nido e per la mensa scolastica dei figli, per la pratica sportiva, per il parcheggio sulle zone blu».

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