di Franco De Marco
Non c’è Capodanno che si rispetti senza un Concerto di Capodanno nel Teatro Ventidio Basso come impone la tradizione.
Sul palcoscenico, sabato prossimo 1 gennaio, inizio alle 21,15, ci saranno, oltre al Coro del Teatro Ventidio Basso diretto dal maestro Giovanni Farina, che ha curato l’organizzazione dell’evento insieme all’Arengo, un cast di grande qualità da far invidia ai grandi teatri metropolitani: il soprano Iano Tamar e il baritono Vittorio Vitelli, due campioni di casa che non hanno bisogno di presentazione tanto prestigiose sono le loro carriere e tanto emozionanti le interpretazioni, e il giovane tenore abruzzese Riccardo Della Sciucca, assai dotato, destinato ad una carriera di primo piano. A dirigere l’Orchestra Sinfonica “Giacomo Puccini” sarà il maestro Alfredo Sorichetti reduce da applaudite esibizioni all’estero. Insomma un “pacchetto” di tutto rispetto per una serata che si annuncia particolarmente piacevole. La grande musica operistica certamente ci aiuterà a dare un calcione ad un 2021 che tanti problemi ci ha dato e a dare il benvenuto al 2022.
Il programma prevede ben 13 famosissimi brani d’opera seguendo un po’ lo schema del Concerto di Capodanno del Teatro La Fenice di Venezia. “E’ la musica tradizionale dei grandi compositori italiani – commenta il presidente del Coro Pietro Di Pietro – che hanno fatto conoscere il melodramma nel mondo. E’ la musica della nostra storia. Magari qualcuno storcerà il naso perché non potrà battere le mani alla Marcia di Radetzsky, o lasciarsi andare sulle note del Bel Danubio Blu, ma noi non abbiamo nulla a che fare con questa musica”.
Nella prima parte del concerto la sinfonia ”Il figlio per azzardo” da “Il signor Bruschino” di Gioachino Rossini, quindi la cavatina “Bel raggio lusinghier” dalla Semiramide di Rossini, “La mia letizia infondere da “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi, “Che faceste? Dite su” e “Tre volte miagola la gatta”, i due famosi cori delle streghe dal “Macbeth di Verdi, ”Perfidi! All’anglo contro me v’unite “ e “Pietà, rispetto, amore” sempre dal Macbeth. Nella seconda parte apertura con il Coro che esegue “Gli arredi festivi” dal “Nabucco”, quindi “Nemico della patria” dall’”Andrea Chenier” di Umberto Giordano, “I son l’umile ancella” dall’Adriana Lecouvreur di Francesco Cilea, “Nessun dorma” dalla Turandot di Giacomo Puccini, “Va Pensiero” dal Nabucco di Giuseppe Verdi e chiusura con l’immancabile e beneaugurante “Libiam nei lieti calici”, tutti insieme, dalla Traviata di Giuseppe Verdi.
Non mancheranno i saluti del sindaco Marco Fioravanti e dell’assessora alla cultura Donatella Ferretti. Prevendita presso la Biglietteria in piazza del Popolo oppure online su www.vivaticket.it. Info 0736.298770. Obbligo di super green pass e mascherina Fpp2.
PREMIO CAVA A GIACOMO PRESTIA
Fine e inizio d’anno con la lirica di qualità. Ha ottenuto un grande successo il secondo Memorial “Carlo Cava”, nel Teatro dei Filarmonici, per onorare la memoria del grande basso ascolano Carlo Cava scomparso nel 2018. Il Premio “Carlo Cava” 2021 è stato assegnato al basso fiorentino Giacomo Prestia, prestigiosa figura della lirica internazionale, il quale ha offerto alcune esecuzioni di altissimo livello scatenando l’applaudo del pubblico. Nella serata si sono esibiti anche il soprano Iano Tamar e il tenore Roberto Cruciani e il Coro del Teatro Ventidio Basso accompagnati al pianoforte da Cesare Catani.
Bellissima serata, organizzata dal Coro del presidente Pietro Di Pietro, condotta con disinvoltura e brillantezza dal baritono Vittorio Vitelli che per una sera ha fatto solo il bravo presentatore raccontando aneddoti e accompagnando le arie con approfondimenti storici. A consegnare il premio è stata l’assessora alla cultura Donatella Ferretti affiancata dal consigliere regionale Andrea Antonini”.
“Giacomo Prestia – si legge nella motivazione – , dalla vocalità ampia e timbrata, con notevole estensione, rappresenta un punto di riferimento tecnico e scenico nell’interpretazione del ruolo di basso. Nel solco della grande tradizione lirica italiana della quale Carlo Cava è stato un fulgido esempio”.
Applausi per tutti e appuntamento al 2022. Questo “Premio Carlo Cava” sta diventando molto ambito.
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