«Dalla legge di bilancio dello Stato e dalla prima versione del decreto milleproroghe sono state tenute fuori misure importanti per i cittadini, le imprese ed i comuni del cratere sismico, in particolare quelle relative alla proroga della sospensione dei mutui; per questo sollecitiamo il governo e tutte le forze politiche, nessuna esclusa, affinché si dia immediata soluzione alla problematica».
Ad affermarlo sono i segretari provinciali del Partito Democratico delle aree del cratere Francesco Ameli (Ascoli), Luca Piermartiri (Fermo) e Angelo Sciapichetti (Macerata), che hanno inviato una lettera al Segretario nazionale del Partito Democratico e ai parlamentari eletti nella circoscrizione Marche.
«Nel decreto milleproroghe – proseguono i segretari – ad oggi mancano il mantenimento delle altre misure legate allo stato di emergenza a cominciare dalla sospensione dei mutui per i cittadini, le imprese e i comuni, così come una modifica normativa che preveda il riconoscimento dell’Iva, per i contributi alle imprese connessi alla ricostruzione, come costo nel caso di rinuncia alla detrazione della stessa. Modifica condivisa anche dall’assemblea legislativa delle Marche grazie ad una iniziativa del Partito Democratico – precisano – la mancata sospensione dei mutui, soprattutto in un tempo difficile come questo, rischia di far saltare il sistema socio economico delle nostre aree interne e far diventare vane tutte le azioni che verranno realizzate con il Pnrr ed il fondo complementare sisma.
È grave in particolare l’assenza della Regione Marche su un tema così delicato: da un lato Acquaroli sembra essersi dimenticato delle problematiche dei territori colpiti dal terremoto, dall’altro Castelli è impegnato a curare i rapporti sul collegio elettorale piuttosto che dare aiuti concreti a chi non ne ha.
Altra questione importante e sentita nelle aree terremotate – concludono i segretari – riguarda la cosiddetta “busta paga pesante”, tematica che ad oggi non ha avuto una risposta adeguata da parte delle istituzioni nonostante pensionati e lavoratori dipendenti residenti nei comuni abbiano fatto domanda già appena dopo il sisma e la tematica sia stata oggetto di una mozione approvata dal consiglio regionale delle marche nella passata consiliatura».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati