AGGIORNAMENTO DELLE ORE 20 – E’ stato arrestato un 45enne di Grottammare, già noto alle forze dell’ordine, individuato come presunto responsabile dell’incendio che si è propagato a San Benedetto, nella Riserva Sentina, oggi 14 gennaio, poco dopo l’ora di pranzo. Sono stati gli agenti del locale Commissariato, guidato dal dirigente Andrea Crucianelli, a fermarlo vicino al luogo dell’incendio, dal quale si stava allontanando. Dopo ore di interrogatorio e di confronto con le numerose testimonianze raccolte sul posto ed alcuni video, per l’uomo è arrivato il mandato di arresto da parte dell’autorità giudiziaria. Su ordine del magistrato di turno, i poliziotti hanno trasferito l’uomo nel carcere ascolano di Marino del Tronto, dove rimarrà in attesa della convalida.
Determinante, per lo sviluppo delle indagini, la collaborazione dei volontari del gruppo ambientalista “Questione Natura”.
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Con queste temperature non proprio estive, immaginare che possa divampare un incendio in una zona avvolta dalla natura sembra un’operazione molto fantasiosa. A meno che qualcuno non ci metta del suo.
Pompieri al lavoro
Sembra proprio quello che è accaduto poco dopo l’ora di pranzo nella Riserva Sentina, a Porto d’Ascoli, uno dei punti naturalistici più amati e visitati del territorio piceno. Le fiamme sviluppatesi in un canneto si sono ben presto alzate divenendo visibili da chilometri di distanza, finanche dalla sopraelevata della superstrada Ascoli-Mare.
Celere è stato l’intervento dei Vigili del fuoco, quelli di San Benedetto e in rinforzo i colleghi del Comando di Ascoli, che nel giro di un paio d’ore sono riusciti a controllare l’incendio, anche e soprattutto per mettere al riparo da conseguenze flora e fauna, con la riserva che annovera diverse specie protette, non ultimo un fenicottero rosa che di recente ha attirato l’attenzione di tanti visitatori.
Il sindaco Antonio Spazzafumo, che si è costantemente informato sull’evolversi dell’incendio, ha voluto invece ringraziare gli ambientalisti presenti nell’area protetta che hanno tempestivamente allertato i pompieri e collaborato con la Polizia per individuare il presunto piromane.
«Qualora si dovesse instaurare un procedimento giudiziario, il Comune non esiterà a costituirsi parte civile nei confronti dei presunti responsabili» assicura il primo cittadino.
Sulla questione è intervenuto anche il consigliere ed ex candidato sindaco Paolo Canducci.
«Mi auguro e credo di poter parlare a nome di tanti, che si possa fare presto luce su quello che oggi appare come un atto di qualche solitario o vandalo/piromane – afferma – la Sentina rappresenta uno straordinario luogo dove si è potuto ripristinare una zona umida andata parzialmente distrutta da decenni di incuria e abbandono; attualmente è visitata ogni anno da oltre 4.000 studenti, a seguito del ripristino dei laghetti le specie migratorie stanno lentamente tornando e cresce continuamente la presenza di appassionati di fotografia, di cittadini e turisti. Per il futuro radioso che immaginiamo abbiamo bisogno che la nuova Amministrazione torni ad investire, dopo cinque anni di disinteresse totale, risorse proprie per implementare i controlli e la manutenzione ordinaria della Sentina onde evitare il ripetersi di quanto accaduto oggi e si impegni con tutte le energie possibili a intercettare i fondi comunitari e regionali per la lotta all’erosione marina. Da parte nostra – conclude – non ci stancheremo mai di ricordare al sindaco e alla maggioranza in tutte le sedi l’importanza di questa area e la necessità di considerarla una priorità».
Lu. Ca.
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