AGGIORNAMENTO delle 14,30 – Dieci i ricoveri in più rispetto a ieri nelle strutture ospedaliere delle Marche. Tre in meno in terapia intensiva, tredici in più in reparti non intensivi, invariati quelli in semintensiva, 18 i dimessi. Nel complesso ci sono quindi 338 pazienti negli ospedali della regione e 47 nei pronto soccorso (3 ad Ascoli e 3 a San Benedetto).
Sono così suddivisi: in terapia intensiva 62 ricoverati di cui 2 al “Madonna del Soccorso” di San Benedetto (il 24,2% rispetto ai 256 posti letto disponibili attualmente nelle Marche, il limite per la zona arancione è il 20%) e in Area medica 276 persone di cui 6 alla Pneumo Covid del “Mazzoni” di Ascoli in semintensiva e 12 ad Ascoli e 1 a San Benedetto nei reparti non intensivi (il 27,3% dei posti totali della Regione, in questo caso il limite è il 30%, dalla zona arancione ci separano 24 posti letto).
Sei le persone che sono morte e che erano positive al Covid. Un uomo, un 73enne di Offagna, e cinque donne: una 47enne di Carassai, una 51enne di Sassoferrato, una 80enne di Falconara, una 84enne di Fermo e una 93enne di Pesaro. Secondo il Servizio sanità della Regione avevano tutti delle patologie pregresse.
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Sono 4.923 i nuovi casi di Covid nelle Marche, conteggiati col nuovo sistema che prevede anche gli esiti degli antigenici. Nelle ultime 24 ore sono stati testati infatti, secondo quanto comunicato dall’Osservatorio epidemiologico regionale, 17.126 tamponi: 14.184 tra molecolari e antigenici nel percorso nuove diagnosi e 2.942 molecolari nel percorso guariti. L‘incidenza dei positivi è dunque al 34,7%, mentre il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti sale a 1.459. La provincia che ha fatto registrare più contagi è Ancona (1.365), seguono: Pesaro-Urbino (1.192), Macerata (895), Ascoli (759), Fermo (508) e 204 da fuori regione. Di questi, 1.348 sono stati registrati nella fascia 25-44 anni e 1.335 nella fascia 45-59 anni.
Dal punto di vista epidemiologico, una prima flessione dell’incidenza di nuovi casi (registrata utilizzando la vecchia modalità che non comprendeva i tamponi antigenici, ma solo i molecolari per “registrare” i nuovi casi di positività) porta ad osservare una prima flessione dell’incidenza (circa 17% sulla settimana passata). Questo potrebbe significare, secondo l’osservatorio regionale, il raggiungimento del plateau epidemico. Bisognerà attendere la prossima settimana per capire l’impatto dell’apertura della scuola su eventuali variazioni epidemiologiche.
(In aggiornamento)
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