di Andrea Ferretti
Sanità in acque agitate. Non è una novità. E’ così da tanti, troppi anni. Negli ultimi due ancora di più a causa dell’emergenza covid. Risultato: appelli, diffide, scioperi. Restando nell’ambito della Sanità picena, all’interno di Area Vasta 5 l’ultima diffida è firmata Usb, il sindacato di base che fa capo a Mauro Giuliani. Arriva a poche ore dall’incontro avuto con Massimo Esposito, il nuovo direttore generale di AV5 con cui la Regione Marche ha sostituito Cesare Milani in un momento decisamente tanto delicato quanto inopportuno.
Un faccia a faccia che, evidentemente, non ha sortito nemmeno l’ombra degli effetti sperati. L’Usb, infatti, parla di «ennesimo inaccettabile schiaffo ai lavoratori eroi dell’Area Vasta 5».
E così il sindacato ha inviato una lettera diffida. Non è indirizzata soltanto ad Esposito, ma anche al presidente e all’assessore alla Sanità della Regione Marche, Francesco Acquaroli e Filippo Saltamartini.
Una lettera in cui si ribadisce l’immediato pagamento, in favore delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Area Vasta 5, delle indennità previste dal contratto nazionale del Comparto Sanità. Una lettera che si chiude con la costituzione in mora e la diffida all’Asur di «dare seguito all’immediato pagamento in favore del personale sanitario di Area Vasta 5 delle indennità non corrisposte nel cedolino del mese di gennaio 2022».
L’Usb ovviamente conferma lo sciopero generale della Sanità pubblica del 28 gennaio, con presidio davanti all’ospedale “Mazzoni” di Ascoli a partire dalle ore 11.
Ma sarà un fine gennaio che verrà ricordato anche per gli scioperi perchè, oltre all’Usb, anche i sindacati Nursind e Ugl aderiscono a quelli del 25 e 27 gennaio davanti agli ospedali di Ascoli e San Benedetto.
E al coro si unisce pure Francesco Ameli, segretario provinciale del Partito Democratico.
«Erano anni che non si vedeva una mobilitazione simile. Da tempo – dice Ameli – il Pd denuncia l’abbandono dei lavoratori di Area Vasta 5, ed è folle pensare che la Regione Marche non abbia ancora trovato fondi per liquidare le indennità contrattuali del personale sanitario del territorio, impegnato da due anni a combattere senza sosta la pandemia quando si trovano decine di milioni di euro per impianti sciistici in provincia di Macerata. Confido in una rapida risoluzione della problematica – conclude – con un trasferimento di fondi dalla Regione all’Area Vasta 5 per porre immediatamente fine a questa disparità di trattamento territoriale».
Operatori sanitari e i tagli alle buste paga: «Ecco il premio dopo 23 mesi di emergenza»
Acque agitate nella Sanità, presidio dei sindacati davanti agli ospedali
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati