di Maria Nerina Galiè
Covid tra i banchi: «Viaggiamo ancora al ritmo di 70, 90 nuove segnalazioni di casi di positività al giorno», afferma la dottoressa Alessandra Ricciardi, referente per le scuole del Dipartimento di prevenzione dell’Area Vasta 5, diretto dal dottor Claudio Angelini.
Ma ci sono novità per bambini e ragazzi, alle prese con regole che negli ultimi tempi sono cambiate più di una volta, comportando – a volte – confusione nella corretta interpretazione e disagi per famiglie, soprattutto per capire se, come e quando effettuare i tamponi di controllo e di uscita dell’eventuale quarantena.
«L’Asur, da qualche giorno, ha implementato il sistema informatico meccanizzando la procedura, che così risulta snellita di diversi passaggi. In buona sostanza – spiega la Ricciardi – ora sono i dirigenti scolastici a prenotare automaticamente il tampone a “tempo 0” e non ci sarà più da attendere la quarantena ufficiale disposta dal Dipartimento di prevenzione».
In questo modo si salta un passaggio che fino ad ora ha rappresentato una sorta di imbuto. Cosa accadeva prima: a cavallo tra vecchia e nuova normativa, che ha portato distinzioni per l’attivazione della Dad, e quindi della quarantena, in base al numero dei positivi in classe e dello stato vaccinale degli alunni, la costante era l’enorme difficoltà del Servizio Igiene e Sanità pubblica di disporre ufficialmente la quarantena e prenotare i tamponi di controllo e di uscita.
La nuova regola (adesso la nota ministeriale di riferimento è quella dell’8 gennaio 20220, leggi qui la nota integrale), che prevede tamponi a “t0”, a “t5” ed a volte a “t10, rischiava di mandare in tilt il sistema per l’elevatissimo numero di tamponi da fare.
Adesso i presidi, che hanno recepito la nota dell’Ufficio Scolastico regionale del 22 gennaio, hanno la possibilità di inserire il caso positivo ed automaticamente e contemporaneamente prenotare il tampone a “tempo zero”, laddove previsto, nelle strutture sanitarie preposte. Per quello a “tempo 5” ed a “tempo 10”, la prenotazione resta a carico del Dipartimento di prevenzione, ma solo per la scuola primaria e per l’infanzia.
«Il sistema deve essere affinato per certi aspetti – continua la referente del Sisp -. Ad esempio, non vi possono ancora operare dirigenti di nidi privati e scuole paritarie. Oppure gli studenti di fuori regione. Ce ne sono diversi del vicino Abbruzzo che vengono a scuola nel Piceno ed il portale a disposizione delle scuole non permette di prenotarli. Ma ci si sta lavorando».
Se si abbatte un ostacolo, ne restano da superarne due.
Il primo: «Ogni giorno, da parte delle scuole, è possibile prenotare in totale 60 tamponi, estensibili a 70, 75 per non dividere le classi a metà. Quindi, se ci sono più studenti da tamponare in un giorno, alcuni restano fuori o devono organizzarsi privatamente E’ in programma – è sempre la dottoressa Ricciardi a parlare – di aumentare i punti tampone per gli studenti dell’Area Vasta 5. Il test è molto veloce, si fa con la cosiddetta “tavoletta”, in orari prestabiliti nei drive in. Ma anche qui – ed è questo il secondo problema – non è facile reperire i medici refertatori».
Se anche non ci sarà più la quarantena ufficiale, per la riammissione a scuola, nei tempi previsti dalle tipologie elencate nella nota ministeriale, è necessario il tampone con esito negativo.
«Ora sono validi anche i test rapidi, in farmacia o in un laboratorio privato, purché refertati. Restano quindi esclusi solo i tamponi fatti a casa.
Inoltre – aggiunge la referente delle scuole per il Sisp – l’Asur sta aggiornando, anche su input dei Dipartimenti di prevenzione, le Faq per chiarire eventuali dubbi dei dirigenti scolastici e dei referenti Covid delle scuole. Ed ha messo anche a diposizione una mail per altri dubbi non chiariti dalle Faq».
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