Provincia, Borraccini già al lavoro
su Pnrr, ricostruzione e viabilità

Giovanni Borraccini

di Maria Nerina Galiè

Sorpreso ma non troppo, il suo nome era nella rosa dei papabili per la vice presidenza alla Provincia di Ascoli, rinnovata a metà dicembre: è Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella, nominato appunto vice dallo stesso Sergio Loggi che ieri, 1 febbraio, ha assegnato le deleghe (leggi qui).

Giovani Borraccini non è però solo il numero due dell’Amministrazione provinciale. Il suo nome è strettamente legato ai comuni delle aree interne del piceno, che rappresenta e delle quali conosce per filo e per segno le principali problematiche: ricostruzione, viabilità, spopolamento, lavoro.

Ed in tal senso dalla fase uno, della soddisfazione più che della sorpresa, è già passato alla fase due, dell’operatività.

«Per prima cosa – afferma il vice presidente della Provincia di Ascoli – voglio ringraziare il presidente Loggi per la stima dimostrata nei miei confronti e la fiducia che mi ha accordato e che sono certo di poter ricambiare con il grande impegno, rivolto ai territori ma, soprattutto, ai cittadini.

Palazzo San Filippo, sede della Provincia

Poi sì, sto già lavorando sui temi che vedrà la Provincia di Ascoli rivestirsi di un ruolo centrale, di aggregazione e punto di riferimento per tutti e 33 i comuni del Piceno».

E già qui si denota, ed è nella volontà degli amministratori, un cambio di passo rispetto ad un passato che ha visto l’istituzione relegata un po’ troppo a compiti di sola rappresentanza.

«La Provincia – sottolinea Borraccini – deve concretamente essere la “Casa dei Comuni”, dove tutti i sindaci possono trovare supporto nelle varie problematiche che devono affrontare.

Inoltre, forte dei 33 sindaci che rappresenta, ha un innegabile peso politico che può fare la differenza su grandi temi che riguardano interessi collettivi».

Parlando poi delle aree interne, il sindaco Borraccini ha le idee piuttosto chiare: «Sul tavolo ci sono già i Pnrr legati al sisma, che ancora fa sentire gli effetti degli ingenti danni provocati non solo alle case. Come Provincia punteremo ad indirizzarne il più possibile vero il territorio, attraverso un’azione di coordinamento e aggregazione, appunto, tra i comuni. E la viabilità, fortemente penalizzante per le zone montane e collinari. Molto è stato fatto negli anni precedenti, ma tanto è ancora da fare. Siamo pronti».