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Fondazione Carisap: Frascarelli deposita la candidatura, Galeati in attesa che Roma cambi le regole

ASCOLI - Inizia ufficialmente la corsa per la presidenza. Per gli aspiranti alla poltrona il termine ultimo è il 17 marzo. Ad aprile l'elezione del nuovo numero uno da parte dell'Organo di Indirizzo. Il commercialista ascolano: «Un grande progetto con Università ed enti locali per programmare lo sviluppo del territorio per i prossimi 10-20 anni. Dobbiamo garantire più opportunità ai nostri figli. Sempre più sostegno al terzo settore»
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di Franco De Marco

 

Il commercialista ascolano Maurizio Frascarelli, come già anticipato da “Cronache Picene”, ha depositato questa mattina la sua candidatura a presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. E’ il primo ad iscriversi alla “corsa” (che potrebbe anche essere in solitaria)  per la prestigiosa poltrona che “conta” moltissimo non solo per il ricco patrimonio da gestire ma anche e soprattutto per il ruolo primario nello sviluppo del welfare e dell’economia  del territorio (la Fondazione copre le aree di Ascoli, San Benedetto e Amandola).

Maurizio Frascarelli

 

Per la presentazione delle candidature c’è tempo fino al 17 marzo. Elezione del nuovo presidente, da parte dell’Organo di Indirizzo, ad aprile. Quanti saranno i contendenti? Difficile dirlo oggi. Se Maurizio Frascarelli ha scoperto per primo la sua carta, altre carte restano coperte.

 

In particolare ancora non si sa se il presidente uscente, Angelo Davide Galeati, a causa dello sbarramento attualmente in vigore da legge e regolamento, potrà ricandidarsi. Dopo un mandato da presidente e uno in precedenza nel Cda, infatti, Galeati ha già esaurito i due mandati consentiti. Ma, in riferimento naturalmente a tutte le Fondazioni bancarie,  sarebbero in atto a Roma, a livello governativo, parlamentare e Acri, manovre per modificare la normativa e consentire più mandati. Il diretto interessato non si pronuncia. Dice solo: «Situazione fluida. Devo vedere». Il tempo però stringe. Solo un mese di tempo per sciogliere il nodo.

 

Frascarelli, nel depositare la sua candidatura, con gesto nobile, ha riconfermato che comunque non intende mettersi in competizione con il presidente uscente. «Se Galeati potrà svolgere un secondo mandato da presidente – ha dichiarato subito dopo aver formalizzato la sua candidatura – io ritirerò immediatamente la mia candidatura. E’ nell’interesse della Fondazione».

 

Circolano anche altri nomi come possibili candidati alla presidenza: a cominciare da quello nel notaio Nazzareno Cappelli  ex sindaco di Ascoli, che si è ricandidato per il CdA, o degli imprenditori Mario Tassi e Matteo Meletti. Tutti nomi importanti.

 

Chi è Maurizio Frascarelli – Ha una lunga militanza tra gli organi della Fondazione. Sessantuno anni a maggio, dopo la maturità scientifica al Liceo “Antonio Orsini” di Ascoli, si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Chieti. Svolge attività di libero professionista. E’ iscritto dal 1990 nell’albo dei dottori commercialisti di Ascoli e nel registro dei revisori contabili. E’ stato  presidente e amministratore delegato della “Caffè Meletti srl”, società strumentale della Fondazione Carisap, dal 2005 al 2010. Componente dell’Organo di Indirizzo dal 2010, consigliere di amministrazione nei trienni 2010-2012 e 2013-2016. E’ stato di nuovo eletto nell’Organo di Indirizzo nel marzo 2020 ed è attualmente in carica.

 

Qual è la sua idea per il futuro della Fondazione Carisap?  «La strategia – afferma – deve essere un più stretto rapporto con l’Università e gli enti locali per elaborare insieme un nuovo progetto di sviluppo del territorio a 10-20 anni. Dobbiamo dare maggiori opportunità di lavoro ai nostri figli. E incrementare sempre di più il sostegno al Terzo Settore».

 

Gli impegni più urgenti per il dopo pandemia? «Negli ultimi due anni, purtroppo, – risponde sempre Frascarelli – il coronavirus ha fatto saltare tutti gli schemi  anche all’interno della Fondazione facendo emergere disagi ed emergenze che prima non erano pensabili. Ecco perché bisognerà dedicarsi maggiormente a fronteggiare questa nuova emergenza nell’emergenza con un’azione che veda coinvolte tutte le forze sociali. Un passo molto importante sarà certamente l’approvazione del piano triennale 2022-2025».

 


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