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Ascoli: buoni segnali dal 4-2-3-1, ma ora c’è bisogno del contributo dei bomber

SERIE B - La nuova veste tattica sembra adattarsi bene alle caratteristiche della squadra di Sottil, specialmente per quanto riguarda la fase offensiva. Al netto della sfortuna che ha colpito i bianconeri nelle ultime due gare, ci si attende ora un maggior contributo da alcuni singoli, anche a livello realizzativo
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di Salvatore Mastropietro

 

Se con il palo di Lecce l’Ascoli pensava di aver pareggiato il conto con la fortuna derivante dalla vittoria in rimonta con il Crotone, i due legni colpiti ieri contro il Frosinone hanno fatto capire come non fosse decisamente così. Contro la cattiva sorte si può fare ben poco e ne sanno qualcosa in particolare Maistro e Buchel, il primo autore di due conclusioni praticamente perfette – forse troppo – che non hanno dato l’esito sperato e il secondo sfortunato protagonista della deviazione che ha trasformato nell’1-1 l’innocuo tiro di Boloca.

Federico Dionisi prima della partita con il mazzo depositato sotto la Curva Nord in ricordo di Alberto Liberati

Complessivamente è stata una prestazione senz’altro positiva quella offerta dalla squadra bianconera, al netto di una parte finale del match in cui il Frosinone – complici alcune scelte tecnico-tattiche e complice anche la forza di un avversario sicuramente attrezzato – ha alzato il baricentro costringendo la squadra di Sottil ad abbassarsi. Tra gli aspetti che lasciano maggiormente ben sperare in vista del futuro, specie in una lotta playoff che vede attualmente l’Ascoli all’ottavo posto in classifica, ci sono gli ottimo segnali arrivati dal nuovo modulo. Il 4-2-3-1 sperimentato per la prima volta nella trasferta di Lecce sembra essere una veste che ben si sposa con la rosa bianconera, in particolare per quanto riguarda la fase offensiva.

Bidaoui al sesto gol stagionale

Se in passato il Picchio aveva mostrato qualche lacuna in situazioni in cui si trovava costretto a controllare il pallino del gioco, nelle ultime due partite tali difficoltà non sono emerse. Con la nuova veste tattica, nella mente di mister Sottil già da diverse settimane (e gli arrivi di Ricci e Paganini stavano a testimoniarlo), il gioco sembra essere più arioso con ali offensive messe in condizione di sfruttare maggiormente le proprie qualità, Bidaoui su tutti. Stesso discorso per Maistro, libero di svariare e determinare, e per Buchel, che potrebbe beneficiare da un centrocampo a due sia a livello di costruzione sia in fase di interdizione.

A fronte di cose positive, ovviamente, ce ne sono diverse altre da migliorare. In primis, a livello di singoli, c’è bisogno del contributo di elementi come Dario Saric, apparso in difficoltà nelle ultime settimane ad eccezione dell’ottima prova (con gol) contro l’Alessandria. Con il nuovo modulo ci si attende che il centrocampista ex Carpi alzi il livello dal punto di vista tecnico: più il livello si alza (e ciò sarà ancora più vero nell’ultimo pezzo di campionato), più le imprecisioni nella gestione del pallone possono rivelarsi sanguinose. Il classe 1997, entrato con merito nel mirino di alcuni club di Serie A, ha tutti gli elementi per porre rimedio alle mancanze evidenziate recentemente.

Tsadjout in azione contro il Frosinone

C’è poi il delicato capitolo legato alle punte centrali e che riguarda prevalentemente l’aspetto realizzativo. Tsadjout si sta dimostrando prezioso dal punto di vista del gioco e gode della grande fiducia di mister Sottil, che apprezza soprattutto la grande generosità nel contendere tutti i palloni e le capacità nell’attaccare la profondità. Non è un mistero, però, che a fronte delle diverse occasioni capitate sui suoi piedi nelle 10 presenze collezionate finora in bianconero, sia arrivato un solo gol (contro il Como). Discorso simile per Iliev, per il quale però c’è da diverso tempo un bel grado di scetticismo in tutto l’ambiente. Ultima ma non per importanza, inoltre, la mancanza delle reti di capitan Federico Dionisi, che mancano da ormai quasi quattro mesi (2-1 casalingo contro il Vicenza). Il classe 1987 non è sceso in campo contro la sua ex squadra per motivazioni tecniche e per una forma fisica non ancora pienamente riacquistata, ma da qui alla fine il suo contributo si rivelerà fondamentale: a partita in corso o dal primo minuto, l’Ascoli non può prescindere dal suo leader tecnico e caratteriale.

PICCHIO VILLAGE – È ripresa questa mattina al Picchio Village la preparazione dei bianconeri in vista della sfida di sabato prossimo con la Spal: gli undici scesi in campo ieri col Frosinone hanno svolto una seduta di scarico; tutti gli altri sono stati impegnati in un test con la Primavera. Domani è in programma una doppia seduta di lavoro alle ore 10,30 e alle 15,00, sempre presso il centro sportivo.


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