La crisi ucraina sta toccando i cuori di moltissime persone. Famiglie smembrate per i lutti o per le separazioni, gli uomini a combattere, le donne in fuga per mettere in salvo i figli. Case distrutte dalle bombe per una guerra insensata. “Una pazzia” per usare le parole di Papa Francesco.
«I cittadini del Piceno, come tutti gli italiani, stanno dimostrando una grandissima solidarietà verso la popolazione, vittima di questo attacco. Così come è forte l’appello alla pace che si leva da ogni angolo. Quello che manca, ritengo, è invece un coordinamento a livello centrale».
E’ il commento di Giovanni Borraccini, sindaco di Rotella e vice presidente dell’Amministrazione provinciale. Ed è lui, orgoglioso, ad annunciare l’iniziativa di suoi cinque concittadini che, con grande coraggio e generosità, sono partiti verso il confine ucraino per andare a prelevare sette profughi in fuga dalla guerra.
Sono Stefano Cicconi, Fabrizio Caucci, Vika Komissarova, Leonardo Scaramucci ed Andrea Mercuri che, in queste ore, sono sulla via del ritorno, con le persone salvate da un destino davvero incerto.
«Porteranno a Rotella – spiega Borraccini – due ultrasessantenni e due mamme con i rispettivi figli. Saranno ospitati dall’associazione culturale “Borghiotto” che si è messa a completa disposizione per questo grande gesto di grande umanità. Altre due persone saranno ospitate, sempre a Rotella, da una famiglia».
Alla decisione di partire, è stata pronta la risposta del sindaco e dell’intera Amministrazione comunale di Rotella che si sono subito attivati per le formalità burocratiche, e non solo, necessarie per la corretta accoglienza dei profughi.
«Ancora una volta i cittadini di Rotella e non solo, si sono dimostrati solidali e pronti ad aiutare. Come Amministrazione – prosegue il sindaco – faremo il possibile per sostenerli. Viviamo una nuova situazione emergenziale, dove è necessario più che mai avere chiare linee guida e un concreto da parte del Governo. Non possiamo, vista la delicatezza della materia, puntare soltanto sulla solidarietà delle persone».
La Regione ha intanto istituito un gruppo di lavoro, coordinato dal dirigente della Protezione Civile delle Marche, Stefano Stefoni, che dovrà coinvolgere Anci e Prefetture.
«Dovrà essere definito il sistema di accoglienza, partendo dalla ricognizione delle disponibilità degli alloggi. Inoltre – conclude Borraccini – sarà necessario prevedere la copertura delle spese da affrontare. Siamo di fonte ad una crisi che si protrarrà per molto tempo ed i cui risvolti non possono coglierci impreparati e dove le istituzioni devono fare sentire la loro presenza».
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