Spettacolare volatona nell’epilogo della Tirreno-Adriatico che incorona Tadej Pogacar (Video)

di Tiziano Vesprini

(foto dal sito ufficiale della Tirreno-Adriatico – video di Pietro Angelini)

A San Benedetto confermato il previsto successo della nuova collocazione domenicale e della nuova soluzione con circuito finale della 57esima edizione della Tirreno-Adriatico che ha visto il trionfo su viale Buozzi del velocista tedesco Bauhaus dopo che la carovana, nella prima metà gara, aveva percorso l’entroterra piceno, prima di raggiungere la costa a Grottammare e attraversare per la prima volta la linea di arrivo, e proseguire con il gran finale che prevedeva cinque giri sul lungomare. Ma ad essere incoronato è il campione sloveno Tadej Pogacar.

Gara partita dal centro sambenedettese, per il tratto di trasferimento. All’inizio della Statale Salaria il via ufficiale (km 0) alle ore 11,20. Pronti via, e parte una fuga a tre: gli italiani Alessandro Tonelli (Bardiani-CSF-Faizanè) e Manuele Boaro (Astana-Qazaqstan) e lo spagnolo Jorge Arcas (Movistar). Il gruppo lascia spazio ai tre lungo la Salaria, al bivio Santa Barbara il vantaggio di aggira sui 2’10”, che sale ad oltre i tre minuti lungo il tratto collinare che attraversa Castignano, Montedinove, Montalto Marche, Cossignano. Sul Gran Premio della Montagna di Ripatransone i tre fuggitivi vantano un buon vantaggio di 2’45, ma sicuramente non sarà sufficiente per risultare quello vincente.

La fuga a tre continua fino all’arrivo in riviera, dopo la picchiata verso Grottammare, anche fino al primo passaggio sotto lo striscione di San Benedetto, con un margine di poco più di 2 minuti.

Inizia il primo dei cinque giri di 14 chilometri e 500 metri.

Il gruppo lascia andare la fuga, tenendosi a distanza di sicurezza, per i primi quattro giri del circuito. Fuga che, in vista della fine del penultimo giro, perde un elemento, l’italiano Tonelli.

Al suono della campana il vantaggio della coppia al comando è di appena 22”, il gruppo è pronto al riaggancio per il previsto gran volatone finale.

“Tutti insieme con amore” nel tratto della Statale 16, e qui inizia il gioco di squadra dei “treni” che preparano lo sprint finale per i propri velocisti.

Volata che può riservare sorprese, visto che c’è il vento a soffiare in senso contrario. Sul rettilineo finale molti i volti noti in testa a giocarsi la vittoria, ma a spuntarla, provenendo dalle seconde linee, è il tedesco Phil Bauhaus del Team Bahrain che precedere il nostro Giacomo Nizzolo e l’australiano Kaden Groves. Appena fuori dal podio altri due italiani: Davide Cimolai e Alberto Dainese.

Si chiude così la Tirreno-Adriatico numero 57, con zero successi per il ciclismo italiano e con le classifiche finali cristallizzate già al termine della gara del giorno prima. A trionfare è il giovane campione sloveno Tadej Pogacar che si aggiudica la classifica generale a tempo (maglia azzurra), la classifica a punti (ciclamino) e la classifica giovani (bianca). Allo statunitense Simmons, invece, la classifica Scalatori (maglia verde).

Tutto è bene quel che finisce bene, anche se nelle ore antecedenti la tappa odierna vi è stato il problema di molti autoveicoli lasciati in zone non consentite per agevolare lo svolgimento della manifestazione.

Nonostante i divieti esposti e le ripetute raccomandazioni dei giorni scorsi, infatti, la tappa finale di San Benedetto ha prodotto una strage di multe e veicoli rimossi. In mattinata sono state ben 43 le vetture che sono state rimosse sul lungomare. Gran lavoro per i carri attrezzi chiamati dalla Polizia Municipale. Erano parcheggiate in divieto di sosta sul lungomare, in Via Mare, sulla Statale 16 e in Via Torino, ovvero le strade interessate al passaggio della corsa. A Grottammare, invece, i residenti sono stati più attenti alle disposizioni: solo tre le automobili rimosse.

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