facebook rss

Capitale italiana della Cultura 2024 con beffa, Ascoli non ce la fa: il titolo nelle Marche ma va a Pesaro

LA PROCLAMAZIONE direttamente dal ministro Franceschini: «Già solo entrare nella short list vale come una candidatura all'Oscar, tutte le dieci finaliste devono essere orgogliose del lavoro fatto». Delusione tra le cento torri, che ci avevano sperato fino all'ultimo. Il sindaco di Pesaro ringrazia Ascoli e la definisce "città sorella"
...

 

di Luca Capponi 

 

La Capitale italiana della Cultura 2024 sarà una città marchigiana. Non Ascoli, che ha sperato fino all’ultimo, ma la diretta concorrente Pesaro. Ad annunciarlo è stato il ministro Dario Franceschini durante la proclamazione tenutasi poco fa nella Sala Spadolini di Roma.

Il ministro Franceschini durante la lettura del risultato

«Già solo entrare nella short list vale come una candidatura all’Oscar, tutte le dieci finaliste devono essere orgogliose del lavoro fatto» ha spiegato prima di aprire la fatidica busta col nome della città vincitrice, nominata all’unanimità dalla giuria presieduta da Silvia Calandrelli.

In sala erano presenti tutti i sindaci delle pretendenti, tra cui ovviamente quello di Ascoli Marco Fioravanti e il collega pesarese Matteo Ricci. Quest’ultimo, avvolto dall’esultanza dei suoi, ha voluto dedicare la vittoria alla città di Ucraina di Kharkiv e, in un gesto di sportività, ha chiamato a sè Fioravanti ringraziando Ascoli, definita come «una città sorella».

Da una parte, dunque, delusione, tanta, per il lavoro svolto e perché Ascoli sembrava avere le carte in regola, anche se la concorrenza era piuttosto agguerrita con Grosseto, Viareggio, Chioggia, Mesagne, Sestri Levante con il Tigullio, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento e Vicenza. Hanno vinto sì le Marche, ma resta il dubbio che sarebbe stato meglio coordinarsi e pensare a una candidatura unica.

Dall’altra, come aveva ricordato Fioravanti alla viglia, nessuna recriminazione: l’impegno è stato massimo e il progetto culturale pensato per l’occasione andrà comunque avanti negli anni.

Pesaro succede dunque a Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena (2015), Mantova (2016), Pistoia (2017), Palermo (2018), Parma (2020 e nel 2021, Procida (2022), Bergamo e Brescia (2023).

 

Capitale della Cultura, le reazioni tra delusione e futuro: «Il nostro percorso prosegue» (Video)

https://www.cronachepicene.it/2022/03/16/capitale-sfumata-le-polemiche-del-pd-i-complimenti-della-camera-di-commercio/332121/


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




X