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Caso Amat, tuona Canducci: «San Benedetto sempre più insignificante nel panorama regionale»

IL COMMENTO dell'ex candidato sindaco arriva dopo le elezioni del direttivo dell'associazione marchigiana attività teatrali, nel quale non è presente nessun nome della Riviera: «Ci siamo chiusi sempre più, tra di noi continuiamo a ripeterci che siamo i migliori, i più bravi e via dicendo, ma in realtà non solo siamo isolati, nessuno ci riconosce più un ruolo»
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Paolo Canducci

 

«San Benedetto è la regina del turismo marchigiano e quarta città della regione per numero di abitanti, dopo Ancona, Pesaro e Fano, eppure da alcuni anni noi come città siamo diventati sempre più insignificanti nel panorama e sullo scenario regionale». Il severo commento di Paolo Canducci, consigliere di opposizione sambenedettese, capogruppo di “Europa Verde – Rinascisambenedetto”, arriva a seguito delle elezioni del direttivo dell’Amat, nel quale non è presente nessun nome della Riviera. Anzi, il presidente uscente Gino Troli, di San Benedetto, compare nell’elenco come espressione del Comune di Recanati.

«Siamo, sono, riusciti – continua Canducci – a farci diventare insignificanti anche all’Amat, infatti guardando i Comuni presenti in questa particolare associazione ci accorgiamo che ne sono rappresentati oltre venticinque. Alcuni di questi con due rappresentanti, penso a Pesaro, ad Ascoli. Ma sono presenti comuni come Cupra Marittima, Ripatransone, Montalto delle Marche per la provincia di Ascoli e per la provincia di Fermo, oltre al capoluogo, sono presenti Porto San Giorgio, Monte Urano, Sant’Elpidio a Mare, Montegranaro, Grottazzolina. Quindi quattro Comuni della provincia di Ascoli, sei dalla provincia di Fermo ma… San Benedetto non pervenuto. Ora, visto che fino a ieri il presidente era un nostro concittadino, Gino Troli, sarebbe interessante sapere dall’assessore delegato e dal sindaco cosa è accaduto, a cosa si deve questa mancata nomina».

«Le Marche – sono ancora le parole dell’ex candidato sindaco  – contano oltre un milione e mezzo di abitanti, cinque province e 241 comuni. Per il 2024 Pesaro sarà la capitale italiana della cultura, di certo Urbino è la seconda capitale italiana del Rinascimento, Ascoli non solo è una bellissima città ma è stata tra le dieci città finaliste per esser capitale della cultura 2024.

Noi invece siamo assenti dalla giunta regionale, assenti da tutti i centri decisionali provinciali e regionali, insomma ci siamo chiusi sempre più, tra di noi continuiamo a ripeterci che siamo i migliori, i più bravi e via dicendo, ma in realtà non solo siamo isolati, nessuno ci riconosce più un ruolo, non ce lo riconoscono in ambito intercomunale, in ambito provinciale, regionale e tanto meno su scala nazionale.
Ci auguriamo, e soprattutto ci adopereremo con tutte le nostre forze affinché si possa invertire questa china, che ci sta facendo sprofondare.
Una città come San Benedetto non ha bisogno di chi “comanda” o di chi si vanta di successi strabilianti per aver fatto installare un ponte tibetano in un parco giochi, di amministratori che vedono il dito e mai la luna, di amministratori chini su se stessi sempre e solo a guardarsi l’ombelico e a guardare indietro. Abbiamo bisogno di amministratori con lo sguardo lungo, con una visione nuova, innovativa della città e capaci di relazionarsi ed interagire con i tanti Enti e Istituzioni circostanti».

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