Lo smantellamento di Beach Arena desta preoccupazione e scatena le prime reazioni, come tra gli esponenti del gruppo di San Benedetto in Azione che chiedono alla maggioranza comunale di attivarsi per invertire la rotta.
«Questa struttura – scrive in una nota il coordinatore Alessandro Maria Bollettini – ha ospitato negli anni eventi sportivi di rilevanza nazionale, portando nella Riviera delle Palme i più grandi campioni del beach soccer e del beach volley, fungendo da volano per la crescita di questi sport nella nostra città.
Basti pensare all’incredibile crescita della Samb Beach Soccer, società che, fondata nel 2008, si è affermata nel tempo come uno dei club più titolati della penisola e che continua a crescere con la sezione femminile e giovanile».
Per il gruppo sambenedettese di “Piceno in Azione”, il nuovo partito fondato da Carlo Calenda, «la Beach Arena può rappresentare un fondamentale strumento di diversificazione dell’offerta estiva della nostra città, che, specie infrasettimanalmente, ha molto da offrire nelle fasce serali della giornata e ben poco in quelle diurne.
Parlando di Beach Arena non ci riferiamo solo alla struttura leggera capace di ospitare quasi duemila spettatori per qualsiasi tipo di evento, sportivo e non (il suo potenziale non è mai stato sfruttato completamente), ma anche e soprattutto all’area limitrofa, dove erano soliti sorgere numerosi campi da beach volley e da beach tennis ad uso pubblico.
Una città di mare dal litorale sabbioso a vocazione turistica prettamente estiva, non può fare a meno di aree pubbliche attrezzate di questo genere, pena la perdita di competitività con le altre mete adriatiche.
Quell’area – continua Bollettini – era diventata anche un punto di ritrovo per le fasce giovanili della città, che potevano disporre gratuitamente dei campi e della larga spiaggia, e favoriva l’aggregazione ed il sano divertimento.
Gli appassionati degli sport estivi saranno ora costretti a migrare verso le attività private, gli stabilimenti balneari, i quali, tra parentesi, hanno un numero di campi da gioco ben inferiore rispetto a quello offerto da mete turistiche in competizione con San Benedetto, tra tutte Senigallia.
La domanda rischia dunque di non essere soddisfatta da un’adeguata offerta, provocando un grave disservizio non solo per gli abitanti locali, ma anche per i turisti.
Non possiamo privare i giovani cittadini di questi spazi e delle opportunità sociali e sportive di cui hanno goduto le generazioni precedenti, non possiamo privare l’offerta turistica sambenedettese della sua attrazione di punta; la maggioranza Spazzafumo dimostri di avere a cuore i giovani e l’attrattività turistica di questa città, come sosteneva in campagna elettorale, e passi dalle parole ai fatti».
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