di Luca Capponi
Giornata faticosa, animo stanco, rientro serale tra corso Mazzini e Porta Romana. Alla ricerca del parcheggio perduto. Col rischio di autoinfliggersi il colpo di grazia. Soprattutto se dopo tanto peregrinare, sul posto libero trovi…un baule.
Accade anche questo nella disfida dello stallo di sosta. Dove sono ammessi pure i colpi bassi. In special modo durante le ore precedenti la fatidica pulizia delle strade. Guerra senza quartiere. Obiettivo, accaparrarsi uno po’ di spazio per la propria vettura. Meglio se in prossimità dell’abitazione in cui si è residenti. Già, i residenti. Creature che fanno delle difficoltà logistiche la loro ragion d’essere.
Prendiamo la serata di ieri, mercoledì 13 aprile. Complici alcune congiunture, diciamo così, negative, il parcheggiatore si trova a evitare accuratamente gli stalli blu collocati nei pressi dello slargo tra via Angelini e viale Treviri, dove la missione entrata e uscita davanti all’attività commerciale presente in loco diventa davvero ardua (in passato ne abbiamo parlato qui); anche per questo, con i posti già full all’ora di cena ed una pulizia strade che incombe su viale Treviri, ci si spinge fino a via Oberdan.
Lì, dopo un paio di giri, il miracoloso avvistamento: c’è un posto libero. Poi la sorpresa. Qualcuno, evidentemente, ha deciso di tenerlo da parte per qualcun altro. Con un bel baule “dissuasore”. Trovata spettacolare. Scacco matto. Posto salvato. E automobilista costretto a continuare la ricerca con un dubbio ancestrale ad attanagliargli la mente: ma cosa ci sarà dentro al mitico baule? Domanda destinata a restare senza risposta.
Ma torniamo a bomba. Ora, ovvio, non si tratta di fare qualche metro in più a piedi, ci mancherebbe. Ma la carenza di parcheggi in quella zona della città è evidente. Così come lo sono un paio di situazioni al limite e la “furbizia” di chi è costretto ad adoperarsi in tutti i modi per di sfangarla. Con buona pace di chi cerca un posto…in paradiso.
Chiudiamo con un domandone, questa volta rivolto a chi affigge gli avvisi di interruzione del servizio di energie elettrica attorno ai pali di corso Mazzini (osservare la foto soottostante): esiste per caso un modo di rendere leggibile l’informazione (importante) senza perdere l’uso del collo?
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