di Andrea Ferretti
Dopo ogni partita dell’Ascoli, da sempre, buttiamo giù le pagelle dei bianconeri. Una tradizione, un’abitudine, un modo per raccontare la partita con una serie di telegrammi, un modo per far discutere ultras ma anche tifosi non specializzati. Dopo Parma-Ascoli la nostra pagella è unica e molto sintetica. Un solo numero, un voto, per accomunare tutti i protagonisti del Picchio. Quelli che sono scesi in campo e ci sono rimasti per 98 minuti, quelli che sono usciti anzitempo, i subentrati dalla panchina, chi in panchina ci è rimasto, Sottil e tutto lo staff tecnico, lo staff sanitario, il diesse, il team manager, i dirigenti in tribuna e quelli davanti alla tivù: 9 a tutti.
Per il 10 aspettiamo il 6 maggio, ultima di campionato con la Ternana al “Del Duca”. Ma la conquista dei playoff è già come aver vinto il campionato. Dopo il 6 maggio, quello che sarà… sarà. Playoff conquistati e difesi non per caso o disgrazie altrui. Il settimo posto, fortificato con la decima vittoria esterna di Parma, non può essere un caso. Piangersi addosso per alcune sciagurate prestazioni interne è inutile anche se fa parte del gioco. Tutte, anche le prime, prima o poi sono inciampate. Vogliamo parlare del Lecce che punta alla A diretta e poi viene sconfitto da quella Reggina che pochi giorni prima al “Del Duca” è sembrata una squadra in attesa solo del fischio finale della partita e anche del torneo?
Vincendo quattro partite nelle ultime cinque giornate, solo il Benevento ha fatto meglio dell’Ascoli che ne ha vinte tre. Me le vittorie bianconere diventano cinque se consideriamo le ultime sette uscite, inframezzate dagli stop di Vicenza e Monza che possono starci.
La squadra di Sottil è al 7° posto con 58 punti: tre di vantaggio sul Frosinone (55) e quattro di ritardo dalla sesta casella playoff occupata dal Brescia (62). Settimo posto che diventa 9° se consideriamo solo i 26 punti raggranellati in casa. Ma che diventa 2° posto se consideriamo solo le partite esterne: 32 punti com Perugia, due in meno del Brescia. E’ un particolare che fa già riflettere l’eventuale avversaria del Picchio ai playoff che probabilmente giocherà quella sfida (unica) in casa: nessuno in B ha vinto tanto fuori casa come l’Ascoli. Il Picchio c’è riuscito dieci volte e, proprio a Parma, è andato in doppia cifra superando il record detenuto dall’Ascoli dei Record 1977-1978 di Mimmo Renna che si era fermato a nove.
Fuori casa hanno vinto meno anche Juventus e Roma (9) in A, mentre lo stesso ruolino dell’Ascoli ce l’ha l’Atalanta (10). Hanno appena fatto meglio solo Milan e Napoli (11). Dopo aver ingoiato rospi per anni, i tifosi bianconeri hanno il via libera per sognare.
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