di Lino Manni
Per l’Ascoli i playoff, mini torneo o partita secca dopo la stagione regolare, nel corso degli anni ha portato più delusioni che soddisfazioni. Un bilancio purtroppo negativo per i bianconeri. Un entusiasmo talvolta strozzato, un pianto di rabbia, ferite mai guarite che tornano alla memoria specie per quelli che li hanno vissuti. Popolo ascolano (e non) passato dalla gioia al dolore, dall’esaltazione alla depressione. Un verdetto quello del campo talvolta stravolto come in due occasioni quando dopo la sconfitta è arrivata l’insperata promozione che hanno ribaltato la contesa sul rettangolo verde. Un continuo passaggio dal dolore alla gioia e viceversa. Ma andiamo con ordine.
1995-1996
La prima volta che l’Ascoli si affaccia ai playoff è il campionato 1995-1996 in Serie C1 girone B. L’Ascoli, che l’anno precedente aveva giocato in B, e disputato e perso la finale del torneo Anglo-Italiano a Wembley contro il Notts County (2-1), guidata da Enrico Nicolini chiude il campionato al 4° posto con 55 punti. Promosso è il Lecce mentre Castel Di Sangro, Nocerina, Ascoli e Gualdo vanno ai playoff. In semifinale i bianconeri guidati dal capocannoniere del girone Mirabelli (24 gol) superano la Nocerina: 1-0 al “Del Duca” e 0-0 in Campania. Finale in campo neutro a Foggia con il Castel di Sangro. Invasione bianconera. Una città, Ascoli, contro un piccolo paese, Castel di Sangro: sfida Davide-Golia. A differenza delle sfide precedenti, questa volta l’Ascoli non è Davide ma… Golia. Ancora una volta è Davide ad avere la meglio. Dopo aver chiuso sullo 0-0 i tempi regolamentari si va ai rigori. Proprio il bomber Mirabelli sbaglia. Nei penalty ad oltranza sbaglia anche Milana: 6-5 per il Castel di Sangro che va in B.
Ascoli: Bacchin, Mancini (42’st Rossi) Savio (8’st Zaini), Milana, Fontana, Furlanetto, Fiorentini, Bugiardini, Damiani (19’st Minuti), Menolascina, Mirabelli. Allenatore: Nicolini.
Castel Di Sangro: De Juliis (14’sts Spinosa), Fusco, Prete, Alberti, Cei, Altamura, Martino (42’st De Amicis), Bonomi, Galli, Michelini, Verolino (12’st Albieri). Allenatore: Jaconi
Arbitro: Sirotti di Forli
Sequenza rigori: gol Albieri (C), gol Fiorentini (A), sbaglia Bonomi (C), gol Menolascina (A), gol Alberti (C), gol Rossi (A), gol Prete (C), sbaglia Mirabelli (A), gol Michelini (C), gol Minuti (A), gol De Amicis (C), gol Furlanetto (A), gol Fusco (C), sbaglia Milana (A).
Inutile sottolineare la delusione che regna nel viaggio di ritorno. Una carovana bianconera con le lacrime agli occhi. Sosta in un’area di servizio nei pressi di Termoli. Al bar c’era il “califfo” Franco Califano. A quel tempo non c’erano i telefonini per il classico selfie, e allora stretta di mano e via verso Ascoli. L’amarezza era tanta e Califano passò inosservato come un qualsiasi camionista.
1999-2000
Da delusione a… delusione, ancora più grande, quella di Perugia nel 2000. Ancora uno spareggio per salire in B. In precedenza, tre stagioni nell’anonimato: 7° posto con 43 punti nel 1996-1997, 10° con 41 punti nel 1997-1998, 8° con 56 nel 1998-1999. Il campionato 1999-2000 sembra essere quella della svolta, della risalita. L’Ascoli chiude al 3° posto con 56 punti. Dopo aver superato in semifinale la Viterbese (1-0 in trasferta con gol di Frati, idem in casa con gol di Amore) si va alla finale che si gioca in campo neutro, a Perugia, l’11 giugno 2000, contro l’Ancona. Esodo in massa dei tifosi ascolani per un derby che vale la Serie B. L’Ascoli ha un solo risultato a disposizione, la vittoria. All’Ancona va bene anche il pari in virtù del miglior piazzamento in classifica in campionato. Per l’Ascoli segna Eddy Baggio il cannoniere del girone (22 reti in campionato) al minuto 101. Sembra fatta. Tutto bene fino al minuto 118 quando la “sventura”, o meglio il calciatore Ventura, realizza il pari. L’Ancona, guidata in panchina dall’ex portiere dell’Ascoli Fabio Brini, sale in A mentre la tifoseria bianconera si dispera.
Ascoli: Di Bitonto, Ogliari (39’st Perrone), Da Rold, Luzardi (25’st Alfieri), Bucaro, Livon, Baggio, Bitetti (15’pt Marta), Frati, Bono, Amore. Allenatore: Ferrari
Ancona: Storari, Guastalvino, Peccarisi, Favo (9’pts Montervino), Parlato, Manni, Terrevoli, Rossi (1’sts Ventura), Corallo (25’st Marino), Albino, La Grotteria. Allenatore: Brini
Arbitro: Palmieri di Cosenza
2000-2001
L’anno seguente, stagione 2000-2001, è il Messina a spegnere la gioia bianconera. Nella doppia semifinale, vittoria in casa 1-0 con un rigore di Fontana e sconfitta a Messina 2-1 (Montesanto). Passa il Messina per il miglior piazzamento in campionato. L’allenatore era Simonelli che aveva rilevato l’esonerato Ferrari.
2004-2005
L’Ascoli torna a giocare i playoff questa volta nel campionato di Serie B nel 2004-2005. Con Silva e Giampaolo in panchina li bianconeri affrontano in una doppia sfida il Torino. I granata vincono nel doppio confronto: 0-1 al “Del Duca” e 2-1 a Torino (per l’Ascoli gol di Colacone). Ma questa volta interviene la giustizia sportiva e in estate arriva la sentenza definitiva: Ascoli in Serie A.
2014-2015
La stessa cosa si ripete nel campionato di Serie C 2014-2015. L’Ascoli di Petrone chiude la stagione al secondo posto, dietro al Teramo di Donnarumma e Lapadula (43 gol in due). Negli spareggi l’Ascoli perde, sonoramente, in casa con la Reggiana: 2-4. E’ finita? Neanche per sogno. Vengono riscontrati degli illeciti al Teramo che viene penalizzato. L’Ascoli torna così in B. Si susseguono campionati in cadetteria tra alti e bassi.
2017-2018
L’Ascoli gioca anche uno spareggio salvezza (playout) con l’Entella nel 2017-2018. Due partite non adatte ai deboli di cuore. Due partite finite 0-0 che permettono alla squadra di Serse Cosmi (subentrato al duo Fiorin-Maresca) di mantenere la B.
Ed ora ecco l’Ascoli di Sottil che si catapulta in questa nuova avventura, a giocare per un grande traguardo. Sognano i tifosi del Picchio. Tutto può accadere.
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