di Salvatore Mastropietro
Il successo per 4-1 contro la Ternana suggella nel migliore dei modi una cavalcata straordinaria, che permette all’Ascoli di arrivare ai playoff in sesta posizione e con il vantaggio del fattore campo nella prima sfida eliminatoria. Dei tanti segnali positivi arrivati dalla sfida contro gli umbri su tutti c’è la prestazione di Frank Tsadjout, che dopo un intero girone di sacrificio e lavoro per la squadra può festeggiare non solo il ritorno al gol (che prima di questa sera era arrivato solo contro il Como), ma addirittura la prima tripletta tra i professionisti.
L’attaccante scuola Milan, che da perugino ha anche vissuto una sorta di derby personale, ha espresso tutta la propria soddisfazione ai microfoni della sala stampa: «Abbiamo approcciato a questa partita sapendo che fosse molto importante. Siamo partiti subito forte e siamo stati bravi a non averla presa sotto gamba nonostante la grande soddisfazione dell’ultima settimana. È merito di questo grande gruppo, che ha tanta fame e voglia di andare il più in alto possibile. L’alchimia con i compagni sta migliorando giorno dopo giorno, io adesso mi sento bene anche fisicamente e sono davvero ottimista per le partite che verranno. La sfida contro il Benevento? Loro hanno un mister che propone calcio e calciatori di grande qualità e esperienza. La prepareremo cercando di concentrarci in primis su di noi».
Sulla condizione mentale della squadra: «Avremo meno pressioni del Benevento, che sono una corazzata costruita per arrivare in Serie A. La leggerezza che si vede nelle ultime partite è frutto di risultati arrivati con prestazioni convincenti, piano piano ci siamo resi conto delle nostre qualità e non abbiamo paura di farlo vedere in campo. La prossima sfida vorremo giocarla tutti, ci alleneremo al massimo per dimostrare al mister di essere meritevoli di giocare la partita dall’inizio, ma qualora non succedesse dobbiamo comunque essere bravi a farci trovare pronti perché anche i subentrati possono dare una grossa mano. Il pallone portato a casa? L’ho fatto firmare a tutti i miei compagni come ricordo».
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