Arquata prova a rinascere. Stavolta concretamente. Il Consiglio comunale si è pronunciato, approvando all’unanimità l’adozione dei Piani Urbanistici Attuativi per le sette frazioni perimetrate, capoluogo compreso: Vezzano, Piedilama, Tufo, Capodacqua, Pretare e Pescara del Tronto, il paese che più ha pagato in termini di vittime durante quel maledetto 24 agosto 2016.
Si tratta senza dubbio di un momento di svolta per tutto il territorio, che comporterà una spesa compresa tra i 60 e gli 80 milioni di euro utili alla messa in sicurezza ed alla realizzazione di sottoservizi, opere pubbliche e tutto quanto utile a far tornare a vivere il comprensorio. Un lavoro imponente con oltre 400 edifici da ricostruire.
«Si tratta di una giornata fondamentale per il nostro futuro, finalmente tocchiamo con mano la ricostruzione – spiega il sindaco Michele Franchi – ora scattano i trenta giorni di tempo utili ai cittadini per presentare osservazioni, poi si passerà alla conferenza permanente con gli enti; dopo le risposte alle osservazioni e l’ottenimento dei necessari pareri si arriverà all’approvazione definitiva del Consiglio, che spero avvenga per l’estate».
All’assise tenutasi nel tardo pomeriggio di lunedì 9 maggio, presenti tanti cittadini (moltissimi anche quelli collegati online), oltre alle figure coinvolte nel processo di ricostruzione, tra cui il commissario straordinario Giovanni Legnini, l’assessore regionale Guido Castelli e l’architetto Stefano Boeri, che ha illustrato il piano insieme a Raffaele Gerometta, direttore tecnico di Meta, e all’architetto Francesco Nigro.
«Siamo davanti a un’occasione unica per migliorare le condizioni del territorio e degli insediamenti -le parole con cui hanno accompagnato le slide – a Pescara ci sarà uno spazio per ricordare le 52 vittime ma anche per la socializzazione, tutto realizzato in sicurezza e con materiali innovativi, puntando sulla sostenibilità. Solo lavorando insieme riusciremo ad accorciare i tempi. Arquata e Pescara saranno il simbolo di un’Italia nuova, diversa, che sa rinascere dalle tragedie».
«Siamo in un momento cruciale, il rischio blocco è stato scongiurato dall’ordinanza sui prezzi -aggiunge Legnini-. Sono fiducioso, nelle prossime settimane si tornerà a procedere con ritmo sostenuto. Ricominciamo a parlare di futuro grazie ad un lavoro sinergico, e lo facciamo coniugando il tutto con principi di sicurezza, sostenibilità, rigenerazione e sviluppo».
Piani Attuativi in Consiglio, le associazioni: «Momento fondamentale per la ricostruzione»
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