di Benedetto Marinangeli
Ancora nessuna notizia dal Tar del Lazio. Bocche cucite in casa Samb anche per quanto riguarda le operazioni che devono portare alla costruzione della nuova squadra. Nessuna novità per il direttore sportivo con Riccardo Solaroli sempre in pole position, ma il presidente Roberto Renzi vorrebbe affidargli solo l’incarico di consulente di mercato, mentre l’ex Rieti vorrebbe essere più a contatto con la squadra. Per il tecnico il primo obiettivo è sempre Carmine Parlato con il tecnico del Trento che chiuderà il suo rapporto con il club gialloblù il 30 giugno.
Vanta anche diversi estimatori in Serie D. Ben cinque i campionati vinti da Parlato alla guida tecnica di Rovigo, Pordenone, Padova, Rieti e Trento. Il tecnico campano ha avuto anche un contatto con un club di Serie C del girone meridionale. In alternativa c’è Francesco Punzi che ha chiuso la stagione portando alla salvezza ai play out la Viterbese. Poche le chances che la coppia Visi–Alfonsi possa essere riconfermata anche per la prossima stagione agonistica.
La tifoseria rossoblù guarda anche, ma senza illudersi, alla possibilità che la Samb possa essere ripescata in Serie C. Il nono posto nella graduatoria delle finaliste vincitrici dei play off ed i paletti imposti dalla Figc non fanno cullare sogni di gloria. Anzi indurrebbero la dirigenza rivierasca a preparare con anticipo la prossima stagione in Serie D con l’obiettivo di vincere il campionato.
Ma anche le società che precedono la Samb in questa speciale graduatoria non sono poi così convinte di avere chances di Serie C. «Primi in graduatoria ripescaggi e riammissioni? Non significa nulla – dice il diesse della Cavese ed ex Samb Pietro Fusco ai giornalisti campani – in questa categoria bisogna arrivare al primo posto per essere promossi. Abbiamo fatto 77 punti ma non è bastato. Aldilà del chiacchiericcio che c’è, immagino che tutte le società faranno il percorso che debbono fare: non creiamo false illusioni. Ma è chiaro che se saltassero fuori delle défaillances, credo che la nostra società meriterebbe di diritto di essere chiamata in causa, per la sua serietà, per la storia oltre che per la sua forza. Ma non ci illudiamo».
Ai colleghi de “La Nuova Sardegna” il presidente della Torres Stefano Udassi ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Se siamo pronti se dovesse arrivare la bella notizia? Sì. Ci stiamo lavorando -afferma- consapevoli che ci sono moltissime cose da fare. Per esempio sistemare lo stadio, metterlo a norma perché ci sono dei criteri da rispettare. Seggiolini, impianto di sorveglianza, illuminazione e altre cose infrastrutturali. Sappiamo che sarà una corsa contro il tempo. Attenzione, noi al ripescaggio ci crediamo, ma dobbiamo anche essere anche realisti. La condizione perché succeda è che si liberino dei posti in Lega Pro. Intanto la struttura societaria c’è anche se tutto è migliorabile. Il viaggio di quest’anno è stato bellissimo. Per crescere serve esperienza ma anche le persone. L’organizzazione societaria va implementata e ottimizzata. Faremo tutte le valutazioni necessarie ma i meccanismi già funzionano bene».
Non resta, quindi, che attendere il 22 giugno termine ultimo per la presentazione delle domande di iscrizione al campionato di Serie C per vedere se ci saranno delle defezioni in organico. Poi, ecco tutti gli accertamenti del caso fino ad arrivare ai primi di luglio, senza considerare, infine, i possibili ricorsi. Insomma un’altra lunga estate calda.
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