di Luca Capponi
L’orario è quello fatidico per tutti, intorno alle 13,30. Un momento in cui, durante l’anno, le scuole brulicano di bambini. Per fortuna, oggi mercoledì 27 luglio, nella media di Villa Pigna non c’era (quasi) nessuno. Tutti in vacanza. Tranne una parte di personale impegnato nelle operazioni di routine.
E sono proprio loro ad aver vissuto la micidiale grandinata odierna all’interno dell’edificio di via Arezzo.
«Stavamo quasi per uscire quando ha iniziato a grandinare in maniera violenta, cadevano chicchi grandi come albicocche -raccontano-. Il rumore che facevano ci ha molto spaventati, ma oltre a quello c’era anche altro. Abbiamo ripensato ai lucernari in plexiglass che si trovano su ambo i lati dell’edificio e siamo andate a vedere: c’erano pezzi di plastica tagliente che venivano giù, la grandine ha sfondato tutto. Ovviamente il materiale che cadeva con forza dal soffitto ha iniziato e mescolarsi anche con l’acqua e la grandine, tanto che per lo spavento siamo corsi a rifugiarci in un antibagno aspettando che finisse».
Ora la palla passerà alle verifiche dell’ente competente (in questo caso il Comune di Folignano) che dovrà stimare l’entità del danno ed effettuare i controlli adatti a comprendere meglio la situazione.
Di sicuro si è trattato di minuti sicuramente concitati, come per tante persone in tutta la zona compresa tra Ascoli e comuni vicini. Tra auto, abitazioni, alberi, coltivazioni e quant’altro, il bilancio di quanto accaduto non sarà sicuramente leggero, sia nella sfera pubblica che in quella privata.
Una conta che non finisce più, a cui si fatica a stare dietro. A Monticelli, popoloso quartiere di Ascoli, pacchi di materiale isolante sono finiti a terra da un cantiere, bloccando la strada. Centinaia le macchine che hanno riportato danni dai “proiettili” caduti dal cielo, così come i raccolti che ne sono usciti devastati.
La valutazione che stanno compiendo molti sindaci in queste ore è quella, che appare inevitabile, di valutare se ci sono gli estremi per chiedere lo stato di calamità.
Grandine da record su Ascoli e dintorni: chicchi come noci, paura e danni ingenti (Video e foto)
Si attendeva l’acqua per ristorare le coltivazioni, e invece ancora danni dopo la siccità (Le foto)
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