di Giuseppe Di Marco
Oramai è acclarato: a volere un collegamento fra la pista ciclabile che costeggia l’Albula, il centro e il lungomare, sono gli stessi residenti di zona. Gli abitanti del comitato di quartiere Albula, infatti, hanno fatto questa esplicita richiesta durante l’assemblea di comitato tenutasi il 3 agosto presso la Chiesa dei Padri Sacramentini.
L’idea progettuale, redatta dal geometra Eugenio Medori e dall’architetto Leonardo Novelli, prevede la realizzazione della pista in continuità con quella che verrà realizzata fino a Via Ugo Bassi. Questa formerebbe una sorta di “pancia” del sottopasso ferroviario e, da lì, raggiungendo la Palazzina Azzurra, si collegherebbe con la pista esistente, che procede a nord verso il centro città e a sud verso il lungomare.
A tal proposito il vice sindaco Tonino Capriotti, presente all’incontro assieme ai consiglieri Stefano Gaetani, Barbara De Ascaniis e Elena Piunti, ha riferito al presidente di comitato Gianluca Ruggieri che a settembre partiranno i lavori di realizzazione della pista lungo Via Gino Moretti, cioè di fronte alla Scuola “Caselli”.
Altra richiesta avanzata dal nutrito parterre è stata quella di una generale riqualificazione del torrente. A tal proposito, però, i rappresentanti di Viale De Gasperi hanno risposto che non sarà possibile effettuare questa operazione, dato che l’Amministrazione comunale è attualmente impegnata su tre grandi fronti: il Ballarin, la piscina comunale e il lungomare.
Vale però la pena di ricordare alcune scadenze relative a queste iniziative: il progetto del Ballarin deve essere depositato entro ottobre 2023, i lavori devono essere appaltati non oltre il 30 giugno 2023 e il cantiere deve essere chiuso entro il 31 marzo 2026. Per quanto riguarda la piscina, se si parla di vasca coperta lo stesso Capriotti ha detto che l’impianto verrà riaperto entro il 21 dicembre 2022. Se invece ci si riferisce alla vasca scoperta bisogna ancora intercettare i fondi dal Pnrr e poi avviare affidare i lavori sulla base di un progetto che è già pronto da tempo. Infine, il Comune deve chiudere il discorso lungomare, e qui veramente si tratta di completare l’ultimo tratto del segmento centrale.
Preso in considerazione ciò, è il caso di dire che grandi manovre progettuali, al momento, non ce ne sono: l’unica riguarda il Ballarin, ma entro un paio di mesi anche questo capitolo dovrebbe concludersi. E va aggiunto che i residenti di quartiere oramai non ne possono più di vedere il letto del torrente in queste condizioni, pieno di rifiuti e spesso lasciato nella più totale incuria. Forse sarebbe il caso almeno di cominciare a parlarne.
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