di Lino Manni
Pomeriggio strano al Del Duca. Piove, tira vento, fa anche freddo, esce il sole. Ma l’Ascoli in campo non c’è. La squadra di mister Bucchi non riesce a creare gioco e tantomeno a produrre occasioni per tirare in porta. Ci siamo preoccupati per nonno Buffon che non riesce a scaldarsi e fra i pali prende solo freddo per il vento gelido. Nel primo tempo, se vogliamo essere generosi, due soli tiri in porta dell’Ascoli di Bidaoui: due telefonate che non impegnano certo l’ex portiere campione del mondo. Con un Ascoli a tratti imbarazzante il Parma non ci mette neanche dieci minuti per passare in vantaggio. Il punteggio all’inglese (2-0) lo realizza… Inglese che anticipa Bellusci e infila il portiere Baumann che poco dopo dovrà uscire per infortunio. Si va al riposo sotto un diluvio di fischi e non poteva essere diversamente. Dopo quarantacinque minuti l’unico 0-0 è quello dei calci d’angolo: magra consolazione.
Si spera qualcosa in più nella ripresa. Dopo dieci minuti l’Ascoli rivoluziona l’assetto con tre cambi in un solo colpo ma il colpo del ko lo assesta il Parma con il terzo gol. Man salta i difensori bianconeri come birilli e non dà scampo a Guarna entrato per l’infortunato Baumann. Dopo oltre un tempo e mezzo perennemente in balìa degli avversari, nell’ultimo quarto d’ora l’Ascoli ha una reazione d’orgoglio concludendo un paio di volte in porta e realizzando un gol con il nuovo entrato Lungoyi. Un po’ di sole al Del Duca, ma è poco e soprattutto è troppo tardi. La partita finisce con i giocatori bianconeri a rapporto dai tifosi sotto la Nord. La sosta arriva al momento giusto per riordinare le idee, recuperare qualche acciaccato e caricarsi per i prossimi impegni.
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