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Margherita Citeroni, piccole miss crescono

ASCOLI - Tre finali nazionali in due anni nei concorsi di bellezza a cui ha partecipato. E il prossimo anno potrà debuttare, finalmente, fra le Mascotte di Miss Italia. Tanti i sogni della sedicenne ascolana, ma lo studio rimane la sua priorità
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Margherita Citeroni

 

di Walter Luzi

 

Margherita Citeroni è una bionda dagli occhi di ghiaccio che farà molto parlare di sé nei prossimi anni. Almeno nel fatato microcosmo dei concorsi di bellezza. Ascolana, sedici anni appena, già cammina sui tacchi a spillo con la grazia e la smaliziata avvenenza di una vera top model. Attualmente in gita scolastica in Inghilterra con la sua scuola, il Liceo linguistico “Trebbiani” di Ascoli, Margherita è balzata all’onore delle cronache grazie ai consensi riscossi sulle passerelle nazionali di mezza Italia.

 

A casa sua, nel centro storico di Ascoli, San Pietro Martire, ha riportato solo fasce nazionali, ma anche tanti, tantissimi apprezzamenti. E’ molto giovane, e ha tanti anni davanti per rifarsi. Dopo quella di Miss Grand Prix, anche a Miss Reginetta d’Italia è arrivata fino alla finale nazionale di Riccione, dove è stata gratificata con una delle fasce di merito tricolore. L’ultima impresa è recente. La partecipazione alla finale nazionale dei Bellissimi d’Italia a Palinuro che le ha fruttato un  identico riconoscimento. Miss Italia le è stata preclusa fino all’inizio di questa estate perché non aveva ancora l’età minima per poter iscriversi. Debutterà nel concorso di bellezza più popolare, finalmente, la prossima estate, fra le miss Mascotte.

 

Il papà, Massimiliano Citeroni, lavora  alla Maflow. Margherita è l’ultimogenita di tre figli. E’ arrivata dopo Anastasia, ventidue anni, un’altra bionda dai fatali occhi blu, universitaria a Perugia, e Nicola, diciassette anni, che studia all’Istituto Alberghiero. La mamma di Margherita, che cantava nella Corale Cento Torri fino all’arrivo della pandemia, porta il nome di una automobile di gran lusso. Miura. Suo padre, Nicola Fioravanti, uno dei pionieri del commercio delle olive all’ascolana, grande appassionato di motori – anche un passato musicale, negli anni 60 e 70 è stato chitarrista in diversi gruppi – non poteva permettersi di comprarsene una, ma lo ritenne il nome più adatto da dare alla figlia, un altro suo amore, grande quanto quello per quell’auto straordinaria. Ora tutti hanno una fuoriserie in famiglia. Margherita. Fin da piccolissima lei ha praticato danza classica e moderna. Frequentazione interrotta poi, traumaticamente, solo a causa della pandemia.

 

Il Centro Studi Danza classica l’ha vista crescere: «Sono rimasta molto legata e voglio ringraziare subito – esordisce Margherita – la mia insegnante di tutti questi anni, Silvia D’Emilio. Per la passione che ha saputo trasmettermi, e per il polso con cui ha saputo domare il mio carattere un po’ ribelle e irrequieto. Oltre ovviamente a tutto quello che mi ha insegnato. Se tutti mi fanno oggi i complimenti per il mio portamento, lo devo solo a lei».

 

Ora, appunto, è l’ora delle passerelle e delle luci della sua prima vera ribalta. Che le piacciono. E che calcherà verosimilmente per diversi anni vista la sua giovane età. «La mia priorità è ovviamente lo studio – dice Margherita – che continuerò certamente in una facoltà di Lingue come mia sorella. Mi piacerebbe frequentare in una città come Firenze, per riuscire a conseguire una laurea che mi possa offrire gli sbocchi lavorativi che amo di più, come quello dell’hostess di volo, fra tutti».

 

Vola basso la ragazzina, come è giusto che sia, ma i sogni, quelli veri, ovviamente sono altri. «Inutile negare – continua Margherita – che per me, come per quasi tutte le ragazze che partecipano a questi concorsi, il sogno più grande, e che resta quasi sempre irrealizzato, sarebbe quello di uno sbocco nel mondo dello spettacolo, come attrice, showgirl, o fotomodella. Ma sono solo sogni appunto. Anche perché per arrivare a certi livelli occorrono talenti non comuni e tanto, tanto lavoro».

 

Oltre a una abbondante, e determinante, dose di fortuna aggiungiamo noi. Ma quello che verrà lo scopriremo, tutti, solo vivendo. Intanto godiamoci, tutti, momenti, e notizie, come questa. Un raggio di luce, di speranza, e di spensierata fiducia nel futuro, nel panorama cupo e minaccioso di sciagure che ci opprime ogni giorno, in questi ultimi tempi.


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