di Lino Manni
Un tempo da leoni, dieci minuti da incubo e… il pareggio è servito. Il punto di Benevento, che alla vigilia poteva considerarsi positivo, dopo novanta minuti di gioco, per quello che si è visto in campo, lascia l’amaro in bocca alla squadra bianconera. Nella prima frazione di gioco ha fatto tutto l’Ascoli: gol del vantaggio, dominio territoriale e occasioni da gol sciupate per raddoppiare. Troppi gli errori che poi, quando si passa alla cassa, si pagano. Il cambio tattico operato da mister Bucchi ha dato nuova verve alla squadra che è stata per quarantacinque padrona del campo. Ascoli bello ma poco pratico. Nella ripresa dieci minuti di black out e la frittata è fatta. E dire che Guarna ci aveva messo una bella pezza nell’azione del gol del Benevento. Poi ho visto le… streghe nei minuti di recupero quando la squadra di Cannavaro ha colpito una traversa. Sarebbe stato una beffa e un risultato a dir poco ingiusto per i bianconeri. Ci poteva stare anche un calcio di rigore, ma la buona… Letizia per il Benevento è che arbitro (e Var) hanno detto di proseguire. Dal “Vigorito” esce un Ascoli a testa alta, consapevole della propria forza, ma che non può e non deve accontentarsi. L’importante era non perdere, ma quando crei numerose opportunità per vincere le devi sfruttare. Oggi non è stato così.
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