di Giuseppe Di Marco
Sono statistiche preoccupanti, quelle emerse dalla ricerca illustrata ieri pomeriggio da Gian Luca Gregori, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, durante il convegno organizzato dalla Fondazione Carisap per dar vita ad una piattaforma di dati comuni su cui elaborare il piano pluriennale 2023-2025.
E le maggiori preoccupazioni, per giunta, riguardano proprio il capoluogo. Come spiegato dal professore, infatti, entro 10 anni Ascoli Piceno scenderà a 43.100 abitanti. A commentare una proiezione tanto infausta sono stati, a margine dell’incontro, gli onorevoli Giorgio Fede e Roberto Cataldi del Movimento Cinque Stelle.
«Le informazioni che abbiamo ricevuto oggi – ha commentato il deputato Fede – hanno smontato molte tesi, spesso propagandistiche sulle realtà socio-economiche. La longevità, l’età della nostra popolazione, le difficoltà dei giovani, l’importanza della formazione scolastica e del supporto, rapportato ad operatività obiettive. Il tema infrastrutture sarà nodale. Una regione che ha un numero così basso del turismo estero, ma anche una così bassa raggiungibilità da parte delle merci, necessita di un lavoro ad hoc. La situazione locale è carente».
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«E’ ora di iniziare politiche organiche di sviluppo – ha aggiunto il senatore Cataldi – Siamo soggetti a spopolamento all’interno di due aree di crisi complessa. Pensiamo alla Vallata del Tronto, dove l’incentivo industriale è venuto meno e ha preceduto solo lo spopolamento occupazionale, con migliaia di giovani che hanno cercato opportunità altrove. Intanto bisogna intervenire sul potenziamento della rete infrastrutturale, e in secondo luogo va creato un polo di formazione specializzato».
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