di Salvatore Mastropietro
Dopo l’impresa di Bari l’Ascoli ne compie un’altra, battendo per 2-1 il Cagliari, un’autentica corazzata che arrivava al “Del Duca” permettendosi il lusso di lasciare in panchina giocatori del calibro di Rog e Lapadula. Il Picchio incarna lo spirito della Serie B alla perfezione, giocando una partita di grande sacrificio e sfruttando al meglio le occasioni capitate.
L’emozione di Cristian Bucchi nel post partita è la stessa dei quasi 8.000 che hanno spinto la squadra dagli spalti: «Abbiamo reagito da ragazzi con grandi valori e poi da calciatori di qualità, in certi momenti è giusto mettere da parte l’estetica e far valere lo spirito. Contro il Cagliari è naturale soffrire, ma noi siamo rimasti compatti e ci siamo sacrificati. Dobbiamo continuare così, non guardiamo la classifica senza esaltarci. Dell’allenatore c’è veramente poco, c’è tanto di questi ragazzi».
La vittoria sul Cagliari conferma ancora una volta le ottime sensazioni sul 3-5-2:«È una scelta sintomo di una valutazione. Abbiamo costruito la rosa cercando di inserire giocatori duttili. L’atteggiamento messo in campo è quello che fa la differenza. I sistemi di gioco sono importanti, ma lo sono ancora di più gli interpreti. Quando hai giocatori come Botteghin tutto diventa più semplice».
Sul primo gol di Pedro Mendes: «Questo ragazzo è energia pura, porta tutto il suo entusiasmo in campo. Arriva da un campionato diverso, ha bisogno di tempo e questo lo dico anche a lui perché si arrabbia con sé stesso. La società ha fatto un grande investimento e sappiamo che ci può dare tanto. Sono contento per lui oggi, ma ero già contento a Genova. Per mia fortuna ho tutti giocatori con caratteristiche diverse e ognuno le mette in campo».
Sulla scelta di Lungoyi dal primo minuto e sugli infortuni: «Lungoyi è un calciatore esplosivo con un grande attacco della profondità. In fase di preparazione ho pensato che ci potessero servire le sue caratteristiche. Dionisi aveva un fastidio all’’inserzione già dal primo tempo, non ce la siamo sentita di rischiare ulteriormente. Simic è uscito per crampi, non era facile giocare su un campo così. Stessa cosa per Eramo, purtroppo le tre partite in sette giorni si fanno sentire. Bellusci l’ho lasciato fuori perché volevo dare continuità alla difesa di Bari, ho un reparto difensivo fortissimo e lo stiamo dimostrando».
LIVERANI – «La squadra per me ha giocato, concedendo solo due situazioni. Abbiamo giocato bene 90 minuti, sicuramente dobbiamo migliorare, ma come prestazione non c’è da rimproverare molto, i dati parlano chiaro. L’Ascoli giocava a dieci uomini davanti la propria porta, non abbiamo subito nulla, ma non era semplice trovare spazio. I gol presi sono stati nostri infortuni, purtroppo la Serie B porta sempre con sé tante sorprese».
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