di Giuseppe Di Marco
Il dirottamento dei fondi per la realizzazione del ponte sul Tronto continua a far discutere. Da una parte la coalizione di destra rivendica il proprio operato, annunciando un ingente aumento di risorse. Dall’altra, il centrosinistra si dichiara pronto a manifestare.
La squadra di Fratelli d’Italia si difende dai recenti attacchi dell’opposizione con i consiglieri comunali Andrea Traini e Nicolò Bagalini, il coordinatore locale Luigi Cava, il consigliere regionale Andrea Assenti e Guido Castelli.
«Riteniamo surreale la levata di scudi sulla questione del ponte ciclopedonale – dichiara il senatore – Prima che ci insediassimo in Regione era stata fatta una previsione di spesa, che nel 2022 non ha prodotto una progettazione definitiva per un motivo fondamentale: le varianti urbanistiche al piano regolatore della Sentina, necessarie per proseguire l’iter, sono arrivate solo il 28 luglio. Quindi sarebbe stato impossibile impegnare la spesa entro il 31 dicembre 2022, limite necessario per usare i Fondi di Sviluppo e Coesione Regionale. L’Abruzzo ha fatto una cosa giusta: ha ritenuto di non disperdere quanto fatto su questa infrastrutturazione, che verrà coperta dai fondi per la ciclovia abruzzese. Sono stati semplicemente cambiati i canali di finanziamento, e aggiungiamo da subito che questo verrà rimpinguato: 1.100.000 non bastano, bisogna ora si veleggia sopra 1,7 milioni per parte, quindi da 2,2 milioni siamo arrivati a 3,4 milioni».
Dall’altra parte, il centrosinistra mette sul piatto la coalizione di Europa Verde e del Pd, includendo quindi Psi, Verdi, Articolo Uno, Nos, Rinasci San Benedetto, Democratici per Canducci, Azione, Repubblicani e Cambia San Benedetto.
Il gruppo presenta quindi l’iniziativa di protesta, ovvero il sit in in Sentina, che avrà luogo domenica 30 ottobre a partire dalle 10. «Partiremo da Via del Cacciatore, passeremo per la Riserva e arriveremo fino alla Torre sul porto, dove si terrà un dibattito con tutti i partecipanti – attacca Paolo Canducci – Abbiamo anche invitato il sindaco di San Benedetto e il presidente della provincia e i sindaci della vallata e di Martinsicuro. Anche se la Regione dice che investirà nuove risorse, noi ragioniamo su ciò che esiste formalmente: una revoca dei fondi da parte della regione Abruzzo, di cui la nostra regione ha preso atto. Oggi siamo certi che i lavori non verranno appaltati entro la fine dell’anno». «Parliamo di un’infrastruttura fondamentale che collegherebbe due regioni – aggiunge Aurora Bottiglieri – Il fatto di aver perso il finanziamento mi sembra molto grave».
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