di Andrea Ferretti
Lutto ad Ascoli per l’improvvisa scomparsa di Mauro Morganti, ascolano di 49 anni, deceduto al Ponto Soccorso dell’ospedale “Mazzoni” dove ieri sera è stato trasportato dall’ambulanza dopo che si era sentito male nella sua abitazione.
Mauro, titolare della pizzeria “Tatanka” di Via D’Ancaria, era anche un fervente quintanaro del Sestiere di Porta Maggiore dove aveva partecipato come figurante a diverse Quintane e, soprattutto, dove da tanti anni gestiva la taverna di Sestiere insieme al suo amico di una vita il barbiere Lamberto Marrone. Oltre che commercianti, Mauro e Lamberto condividevano anche la stessa passione sportiva per i colori bianconeri dell’Ascoli Calcio.
Messaggi di cordoglio stanno giungendo numerosi da ogni parte: alla moglie, ai familiari, agli amici. Tra i primi anche quello della Quintana che sul proprio profilo social ha scritto: “Il Magnifico Messere, il Consiglio degli Anziani e tutto il popolo quintanaro si stringono attorno alla comunità del Sestiere di Porta Maggiore e alla famiglia per la scomparsa di Mauro Morganti”.
Non è un caso che l’altra sera Mauro – conosciuto con il nomignolo di “Tatanka”, la sua pizzeria, ma per gli amici di sempre “Il sumo” – fosse in platea al Teatro Ventidio Basso in occasione dell’anteprima di “Come un padre”, il docufilm su Carlo Mazzone, ovviamente uno dei suoi idoli.
Ieri sera era a casa insieme alla moglie Pina quando ha avvertito dei forti dolori allo stomaco, aveva anche difficoltà a respirare. E’ stato subito allertato il 118 che ha inviato un’ambulanza in Via D’Ancaria – Mauro abitava lì da qualche tempo, ma la casa dove è cresciuto è a Piazza Immacolata – poi è stata allertata anche la Guardia Medica, infine il trasporto al Pronto Soccorso. All’ospedale è stato raggiunto dalla moglie che, disperata, dopo un pò ha ricevuto la tragica notizia che il suo Mauro non ce l’aveva fatta.
La notizia in poche ore ha fatto, e sta facendo, il giro della città dove Mauro era molto conosciuto e benvoluto da tutti per la sua attività, per il suo grande contributo che dava al Sestiere di Porta Maggiore e quindi alla Quintana, e per la sua passione per l’Ascoli.
La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo che gli stessi medici del Pronto Soccorso hanno chiesto che venga effettuata l‘autopsia.
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