La planimetria dell’area dove sorgerà il Centro residenziale per l’autismo, ad Ascoli
Comune di Ascoli e Area Vasta 5: c’è l’accordo per la realizzazione di un centro per l’autismo.
E’ di ieri, 7 novembre, la delibera di Giunta comunale con cui l’Arengo ha stabilito di concedere, “in diritto di superficie a titolo gratuito, per un periodo di 50 anni, rinnovabile, finalizzato alla realizzazione di una struttura destinata a Centro Residenziale Autismo, di proprietà dell’Asur- Area Vasta 5- Azienda Sanitaria Territoriale 5”.
La richiesta, di uno spazio idoneo a tale scopo, era arrivata dalla direzione di Area Vasta 5.
Nello specifico la ricerca era volta ad un’area edificabile, da acquisire in comodato gratuito, adatto per realizzare “una struttura residenziale per la
disabilità grave e gravissima, con particolare attenzione alle persone con disturbo dello spettro dell’autismo”.
Pronti allo scopo fondi Asur pari a 400.000 euro.
Si tratta di fondi, stanziati dalla Regione Marche e trasferiti all’Asur per un totale di 800.000 euro, ma non ancora utilizzati, per due strutture da collocare una al nord (Area Vasta 1 oppure Area Vasta 2) e l’altra al sud (Area Vasta 3 oppure Area vasta 4 oppure Area Vasta 5).
Due le proposte avanzate dall’Arengo che certo non ha perso tempo. Anzi, fin da subito ha mostrato il proprio interesse nel farsi parte attiva del progetto socio-sanitario: il Villaggio del Fanciullo ed il compendio “ex Regoli”.
L’Area Vasta 5 ha indicato, tra le aree proposte, quella sita lungo la strada Salaria Inferiore in località Campolungo (ex Regoli), della superficie di circa 60.000 metri quadrati, con una volumetria massima complessiva pari a 15.000 metri cubi.
Il sito è stato giudicato idoneo a seguito del sopralluogo dello scorso 3 novembre.
Il centro, in base alle caratteristiche indicate dalla Regione, deve “garantire sostegno alle famiglie attraverso lo svolgimento di attività psico-educative, di socializzazione ed integrazione con il territorio, oltre che attività ricreative e sportive”.
Ed ancora: “deve prevedere una dotazione organica, idonea a garantire i livelli di assistenza, composta da figure professionali qualificate e con comprovata formazione nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico”, con “la consulenza e la supervisione del Centro regionale autismo per l’età evolutiva e del Centro regionale autismo per l’età adulta, in rapporto all’età della persona ospite dei centri medesimi”.
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