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Tariffe dell’acqua, Andrea Assenti: «Sinistra irresponsabile, l’aumento è generato dalla crisi»

SAN BENEDETTO - Il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia sul rincaro delle bollette: «La Ciip ha spiegato come fosse necessario provvedere a un aumento delle tariffe per far fronte a un rincaro del costo dell'energia pari a 6 milioni di euro»
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Il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Andrea Assenti

 

di Giuseppe Di Marco

 

«Sulle tariffe acqua irresponsabile il comportamento pilatesco di certa sinistra». E’ con queste parole che Andrea Assenti, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, bolla la protesta del centrosinistra contro l’aumento delle tariffe dell’acqua deciso dalla Ciip.

 

«L’aumento delle tariffe dell’acqua, per quanto veda tutti i sindaci contrari, pone i primi cittadini di fronte a un gesto di responsabilità assolutamente necessario da parte di chi si trova a prendere decisioni importanti – dice il consigliere regionale – L’atteggiamento di parte della sinistra che, pur informata riguardo le ragioni che hanno dettato la scelta di un aumento, ha preferito arroccarsi dietro un atteggiamento pilatesco evitando di partecipare all’assemblea deputata a discutere e votare, rappresenta un fatto grave e dannoso per tutta la nostra comunità.

 

Ciò che aggrava la loro posizione è la palese malafede con la quale si sono deliberatamente astenuti da ogni presa in carica di scelte fondamentali che erano state motivate durante il primo comitato ristretto dell’Ato e ribadite nel corso del secondo incontro.

 

La Ciip, infatti, davanti ai rappresentanti di tutte le forze politiche, ha spiegato come fosse necessario provvedere a un aumento delle tariffe sia per far fronte a un rincaro del costo dell’energia stimato pari a 6 milioni di euro, sia per garantire quella necessaria solidità economica che potesse scongiurare il default dell’azienda con il rischio che potesse essere messo a rischio il lavoro di un ingente numero di dipendenti della società.

 

E’ da irresponsabili non interrogarsi sulle drammatiche conseguenze socio-economiche che avrebbero investito le loro famiglie. Il comportamento di quei sindaci che si sono lasciati ammaliare dalle demagogiche posizioni di un Pd che naviga a vista, stride con quei principi costituzionali che dovrebbero richiamare tutti ad un maggiore senso di responsabilità evitando sterili strumentalizzazioni.

 

Per evitare che potesse accadere il peggio, i politici che hanno mostrato responsabilità e senso del dovere hanno deciso di produrre un documento, vincolante, che mette nero su bianco tre aspetti importanti: scongiurare che  molti nostri concittadini perdano il lavoro; limitare l’aumento delle tariffe in misura di gran lunga inferiore rispetto a quanto inizialmente previsto dalla Ciip. Anzi, in misura più che dimezzata rispetto a quanto inizialmente preventivato: dal 16 al 7.5%. Inoltre, nel caso dovessero diminuire i costi di gestione dell’energia o qualora dovessero arrivare sostegni economici da parte del Governo nazionale per far fronte a tale aumento di spese, la tariffa dell’acqua dovrà immediatamente essere rimodulata in diminuzione.

 

Infine il congelamento del conguaglio relativo all’anno 2022 in attesa di una nuova assemblea nel mese di giugno 2023 che andrà a rivedere il piano investimenti e il costo delle tariffe sulla base della situazione in essere e degli aiuti economici che arriveranno dal governo.

 

Basta dunque con le polemiche da parte di quelle forze politiche che, invece di lavorare in maniera congiunta per trovare soluzioni per la comunità del Piceno, preferisce nascondersi, stare a guardare e poi giudicare – in maniera strumentale e improduttivo – chi si impegna a trovare soluzioni per la propria comunità».

 

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