testo e video di Giuseppe Di Marco
Sono puntati sulle infrastrutture del Piceno, i riflettori della Confindustria provinciale, che questa mattina al Palariviera ha chiamato a raccolta il mondo delle istituzioni, delle associazioni e della scuola in un convegno intitolato “Ritorno al futuro – Le infrastrutture dello sviluppo” per discutere di fronte ad un migliaio di persone uno dei temi più scottanti del territorio, ovvero la sua accessibilità.
Tra gli invitati alla kermesse anche gli onorevoli Giorgio Fede, Guido Castelli e Augusto Curti, gli assessori regionali Francesco Baldelli, Andrea Maria Antonini e Giorgia Latini, il presidente della Provincia Sergio Loggi, il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, il consigliere regionale Andrea Assenti, il direttore dell’Area Vasta 5 Massimo Esposito, il presidente della Fondazione Carisap Mario Tassi, il direttore di Cna Picena Francesco Balloni.
L’oneroso compito di avviare i lavori è stato quindi affidato al vicesindaco di San Benedetto Tonino Capriotti, che ha ricordato l’importanza di armonizzare le opere infrastrutturali in tutta la regione. Dopodiché è stata la volta di Gino Sabatini: il presidente della Camera di Commercio delle Marche ha invece sottolineato la necessità di rinnovare l’offerta del trasporto su rotaia, considerata oramai data nonché tra le cause principali di un gap che, secondo il presidente di Confindustria Marche Roberto Cardinali, impedisce agli attori principali dell’economia di incontrarsi e conoscersi.
E’ quindi venuto il momento di Simone Ferraioli. Il principale artefice dell’incontro ha quindi lanciato un accorato appello affinché le risorse del Piceno non vadano sprecate per la mancanza di collegamenti adeguati: «Basta con il tratto infernale di autostrada che va da Porto d’Ascoli a Pedaso, su cui quotidianamente troviamo code di 4 chilometri in entrambi i sensi di marcia – ha detto il presidente di Confindustria Ascoli Piceno – Basta con i ponti pericolanti, basta con l’assenza di collegamenti portuali: noi chiediamo che ci venga data la possibilità di giocarcela sul ring, ma abbiamo bisogno di salirci senza avere le mani legate. La nostra è la quarta provincia italiana per start up innovative, dal 2010 il nostro export è salito del 56%: abbiamo tutte le carte per competere».
A dare qualche risposta è stato il presidente della Regione Marche: «Lo scorso mese abbiamo incontrato l’amministratore delegato di società Autostrade – ha affermato Francesco Acquaroli – al quale abbiamo chiesto di fare un sopralluogo per capire se sia possibile realizzare la terza corsia. In tal senso, posso già dire che altri incontri seguiranno fra dicembre e gennaio. Bisogna dare risposte a questo territorio anche per quanto riguarda la dorsale ferroviaria: l’Europa presto riconoscerà la valenza strategica del nostro asse e a tale riconoscimento dovranno seguire alcuni necessari potenziamenti, per consentire lo spostamento di merci dalla Puglia al Nord Italia. Anche le nostre aree interne stanno soffrendo moltissimo: attingendo fondi dal Pnrr abbiamo scelto di proseguire la Pedemontana. A tal proposito, abbiamo redatto una progettazione per portarla da Belforte del Chienti ad Amandola».
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