Con l’approvazione in Consiglio comunale dei piani di recupero delle sette frazioni perimetrate, per Arquata la fase della ricostruzione diventa una “discesa”. Lo ha detto il sindaco Michele Franchi, dopo il civico consesso che ha detto “Sì” all’unanimità.
I Piani Urbanistici Attuativi (Pua) erano stati adottati a maggio, per le sette frazioni perimetrate, capoluogo compreso: Vezzano, Piedilama, Tufo, Capodacqua, Pretare e Pescara del Tronto, il paese che più ha pagato in termini di vittime il 24 agosto 2016.
Il 3 ottobre, la Conferenza dei servizi aveva espresso parere favorevole, passaggio propedeutico prima di quello in Consiglio comunale, di ieri appunto, per mettere mano operativamente per la rinascita delle frazioni.
Il piano approvato è stato presentato al Consiglio, al quale hanno preso parte anche il Commissario straordinario alla ricostruzione Giovanni Legnini, il sub commissario Fulvio Soccodato e l’ex assessore regionale e ora senatore Guido Castelli.
Prossimo obiettivo, l’approvazione dell’ordinanza speciale delle frazioni perimetrate.
«Ad Arquata, uno dei simboli del devastante sisma del 2016, per l’approvazione dei piani urbanistici attuativi relativi al capoluogo e 6 frazioni – ha commentato Guido Castelli – . Molto è stato fatto ma moltissimo resta da fare per restituire il meritato futuro a queste terre martoriate. Senza questo provvedimento, la ricostruzione non potrebbe partire davvero. Sentivo il dovere di esserci. Ero qui il 24 agosto del 2016, sono qui oggi».
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati