di Luca Capponi
Dopo l’approvazione dei piani attuativi per le sette frazioni perimetrate (oltre al capoluogo Arquata, Vezzano, Pescara, Piedilama, Pretare, Tufo, Capodacqua) occorre spingere sull’acceleratore ora e di più.
La pensa così il sindaco Michele Franchi, che all’indomani di una giornata importante per tutto l’Arquatano, con il consiglio comunale che ha espresso il suo “sì” all’unanimità, fa il punto della situazione sulla ricostruzione post sisma del suo territorio.
«Adesso dobbiamo partire con l’applicazione dei piani, ma per fare in modo che tutto proceda in maniera più spedita è necessaria un’ordinanza speciale che permetta di agire in deroga e accelerare i tempi per la progettazione delle frazioni -spiega il primo cittadino di Arquata-. Dobbiamo fare in modo che poi si possa iniziare subito a lavorare. A tal proposito ci siamo dati appuntamento al prossimo 7 dicembre, l’obiettivo è far sì che l’ordinanza speciale venga portata il prima possibile all’attenzione della cabina di regia. Ribadisco, senza l’ordinanza rischiamo un passo da lumaca, dobbiamo agire in parallelo in modo che terminate le progettazioni di parta subito coi lavori senza attendere mesi tra una fase e l’altra».
«Abbiamo chiesto 35 milioni proprio per le fasi propedeutiche, quindi, ad esempio, muri di sostegno, sottoservizi, luce, acqua, gas, anche per favorire l’ottenimento dell’abitabilità di chi progetta la propria casa -continua Franchi-. Se non si va di pari passo si rischiano tempi morti ed è proprio ciò che vogliamo evitare viste anche le esperienze del passato. L’ordinanza speciale è fondamentale soprattutto per Pescara del Tronto. Ieri, abbiamo avuto rassicurazioni dal commissario Legnini, dal sub commissario Soccodato e dal senatore Castelli. Anche l’Ufficio Speciale Ricostruzione, attraverso il direttore Trovarelli, ha ribadito che i 35 milioni che abbiamo chiesto ci sono e che quindi si può partire con la stesura dell’ordinanza e con essa anche di un cronoprogramma delle tempistiche da mettere in campo».
Infine, Franchi ci tiene a ringraziare consiglieri, dipendenti del Comune, associazioni e i cittadini ma soprattutto a dedicare «Un pensiero alle persone che non ci sono più, in particolare al nostro Aleandro (Petrucci, sindaco scomparso nel dicembre 2020) che si è battuto insieme a noi».
Proprio tra qualche giorno ricorrerà l’anniversario della morte di Petrucci, che se ne andò nella mattinata del 23 dicembre di due anni fa all’età di 74 anni, dopo avere lottato su due fronti: per la sua terra colpita dalla tragedia del sisma e contro un male che purtroppo non gli ha lasciato scampo.
Arquata, la ricostruzione sempre più vicina: approvati i piani attuativi per le zone perimetrate
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