di Mauro Giustozzi
(foto di Lucrezia Benfatto)
Resta inespugnabile il fortino Pala Evangelisti. La Lube perde e si scuce lo scudetto che, per la prima volta nella storia, approda a Perugia. Non è riuscita l’impresa corsara su un campo dove la squadra di Bernardi ha costruito le sue fortune. Così per la terza volta in questa stagione la Lube si deve inchinare agli umbri. Inanellando anche il quarto secondo posto dell’annata in altrettante finali disputate. Civitanova ha iniziato bene i primi due set, salvo poi subire la rimonta di una Sir Safety che ha ritrovato efficacia al servizio, al muro e in attacco. Biancorossi troppo discontinui e fallosi nei momenti clou della partita, che non hanno ripetuto la bella prestazione di gara 4: hanno sì combattuto sino alla fine nei primi due parziali, dove però la determinazione e la potenza di una Perugia incitata da un grandissimo pubblico ha fatto la differenza. Nel terzo la rimonta a Perugia non si è concretizzata pur avendo avuto due palle set per allungare la sfida. La stagione non finisce qui: per Civitanova sarà la settimana che porta alla final four di Champions League a Kazan. Dove potrebbe ritrovare ancora una volta in finale la Sir Safety.
Perugia scuce lo scudetto dalle maglie di Civitanova alla fine di una gara 5 in cui la Lube doveva mettere in campo ben altro gioco e determinazione per provare ad allungare almeno la sfida. Che si è risolta in tre set: per merito degli umbri ma anche per grande demerito dei biancorossi di Medei che, nel secondo e terzo set soprattutto hanno sbagliato tanto. Troppo per essere una finale scudetto. Quindi merito ai ragazzi di Bernardi per questo storico traguardo raggiunto, però dietro la lavagna finiscono i giocatori della Lube che potevano e dovevano dare di più in questa decisiva occasione. Nelle file marchigiane l’ultimo ad arrendersi è stato Jiri Kovar, protagonista di un terzo set maiuscolo ma in generale di una gara di alto livello chiusa col 65% in attacco con 2 muri e il 21% di ricezione perfetta. Atanasijevic, mvp della gara, è l’emblema della voglia di scudetto degli umbri. Forse non la sua prestazione migliore ma quella più importante, con turni decisivi al servizio che hanno fatto male a Civitanova.
Tantissimi addetti ai lavori presenti, tra giocatori, arbitri e allenatori, tra cui il tecnico di Sora, Soli, l’ex palleggiatore Lube, Corvetta, e naturalmente la presidente di Lega (nonché commissario alla Ricostruzione post sisma), Paola De Micheli. Palas colorato di bianco dove spicca il piccolo ma rumoroso drappello di tifosi marchigiani, alcuni dei quali anche mischiati nei settori della tifoseria locale. Ad accompagnare Civitanova in questa sfida scudetto anche le istituzioni regionali, con Fabio Sturani presente, e quelle comunali nella persona del sindaco della città adriatica, Fabrizio Ciarapica. Lube e Sir Safety nelle formazioni migliori possibili, quelle che si sono già affrontate in gara 4 all’Eurosuole Forum. Inno nazionale e spettacolo di tifo sugli spalti del via. Buon approccio di Civitanova che si porta prima sul 2-4 poi 4-7 con Sokolov. Umbri che si affidano al servizio di De Cecco (ace) ed alla potenza in attacco di Atanasijevic per restare in scia (8-8). Lube però molto reattiva sotto rete ed al servizio: Christenson riporta 8-11 i suoi, con la Sir Safety molto fallosa nel gioco d’attacco. Sul 14-17 Bernardi chiama il time out ma al rientro a rianimare le chance di Perugia ci pensa il servizio (4 ace nel set) di Atanasijevic che colma il divario e riporta la Sir sul 18-18. La squadra di Bernardi torna ad essere ficcante al servizio dove Russell, con due ace, regala il primo vantaggio della gara ai suoi (21-19). Medei prova con Zhukouski e Sander a ritrovare efficienza al servizio ma Perugia, trascinata da un Russell tornato ai suoi alti livelli dopo qualche opaca prova nelle ultime sfide di finale, chiude con due attacchi potenti il parziale.
Civitanova rientra subito con grande determinazione ad inizio secondo (1-4). Sul 2-6 entra Berger per Russell falloso ad inizio parziale. Ne beneficia la squadra di casa con un break che le consente di risalire (8-8) grazie al muro e complice anche qualche imprecisione dei marchigiani. Il servizio di Atanasijevic manca in tilt la ricezione civitanovese: così il break del sorpasso arriva con un fallo a rete e un muro degli umbri che fissa il 14-12. Lube che non molla: la reazione arriva da Kovar e dal servizio di Stankovic che riporta la sfida in perfetto equilibrio. Squadre che tirano palloni al fulmicotone nella metà campo avversaria e si va avanti punto su punto. Sono gli ex Zaytsev (attacco) e Podrascanin (muro) a lanciare la volata della Sir Safety (21-17) nel secondo set: Medei getta nella mischia Sander e Casadei e Civitanova trova l’impennata che vale il 22-21. Un paio di errori dei biancorossi regalano il 24-22 alla squadra di Bernardi: che chiude alla seconda palla set con Atanasijevic.
Nel terzo decisivo set la Lube parte malissimo: sotto 8-4 il servizio di Sokolov restituisce speranze ad una squadra che non vuol chiudere qui la finale. Sir Safety che sente vicino il grande risultato. Un attacco di Juantorena murato fissa il 14-10 con l’italo-cubano che protesta per la decisione arbitrale che scalda il palas. Civitanova ci mette tutta la grinta che ha per non uscire di scena: risale sino al 18-17 ma poi un muro di Podrascanin su Juantorena ed un attacco out dello stesso schiacciatore lanciano la Sir Safety sul 20-17. Lube che con carattere trova il muro di Kovar che vale il 21-21: finale in altalena. Anzani regala la prima palla set (23-24) a Civitanova che Sokolov spreca tirando un servizio a rete. Lube che fallisce anche la seconda occasione non Zaytsev (protagonista degli ultimi tre punti scudetto) che chiude 27-25 alla prima palla del match per la Sir Safety.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Dragan Stankovic: «Una partita tirata con troppi errori nei momenti importanti che hanno consegnato la gara a Perugia, potevamo giocare sicuramente ancora qualche set. Perugia ha rischiato in battuta come ci aspettavamo, facendo la differenza in quel fondamentale. Sul 2-0 non ci siamo tirati indietro ma abbiamo provato a dare il massimo a testa alta, non riuscendo però a chiudere il terzo set, bravi i nostri avversari. Ora abbiamo un altro obiettivo davanti, la Champions League, non molliamo di certo».
Osmany Juantorena: «Ormai è andata, bisogna fare i complimenti ai nostri avversari che sono diventati campioni d’Italia. Peccato perché non abbiamo chiuso diverse free ball e contrattacchi, se regaliamo tanto a una squadra forte come Perugia diventa tutto più complicato. Non è stato un 3-0 secco come il risultato può dire, siamo stati sempre lì ma non siamo riusciti a portare a casa nemmeno un set. Ora stacchiamo la testa per un po’ e pensiamo alla Champions League».
Giampaolo Medei: «Nel primo set la battuta di Perugia ha fatto la differenza, noi siamo partiti bene stando a lungo davanti poi ci hanno messo in difficoltà. Per il resto c’è molto rammarico perché nel secondo e terzo set ci sono state situazioni a nostro favore non sfruttate che hanno agevolato i nostri avversari. Complimenti a Perugia che ha meritato la vittoria dello Scudetto».
Giuseppe Cormio: «C’è un po’ di rammarico per i tanti errori sulle palle che ci avrebbero portato avanti specialmente negli ultimi due set. Perugia è sicuramente una grande squadra e non possiamo dire che non abbiamo meritato: peccato però perché nelle fasi calde abbiamo commesso diversi errori e su questi dovremo ragionare in vista della Champions League, un trofeo che punteremo a vincere».
Il tabellino:
PERUGIA – CIVITANOVA 3-0 (25-22, 25-23, 27-25)
SIR SAFETY PERUGIA: Zaytsev 10, Podrascanin 5, Atanasijevic 17, Russell 6, Anzani 7, De Cecco 1, Colaci (L), Berger 6, Cesarini. NE.: Shaw, Della Lunga. Ricci, Siirila, Andric. All.: Bernardi.
CUCINE LUBE CIVITANOVA: Kovar 14, Cester 3, Christenson 4, Juantorena 10, Stankovic 5, Sokolov 18, Grebennikov (L), Zhukouski, Sander 1, Casadei, Candellaro 1. NE.: Marchisio, Milan. All. Medei.
ARBITRI: Boris e Rapisarda.
NOTE: spettatori 4291. Durata set: 30’, 34’, 38’ totale 102’. Sir Safety: bs. 10, v. 8, m. 8, e. 15. Lube: bs. 16, v. 4, m. 7, e. 25.
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