di Maria Nerina Galiè
Crisi idrica e rotture di condotte e pompe proprio nei giorni clou del Natale: riscattano questa notte, alle 22, le chiusure notturne dei rubinetti in diverse zone del Piceno e del Fermano (come era stato stabilito – leggi qui), ma alcune zone sono già senza acqua, come i centri storici di Monteprandone e Acquaviva, dove sono arrivate le autobotti della Ciip.
La Cicli integrati ha tecnici al lavoro dal pomeriggio della Vigilia, quando ci sono stati due guasti, quasi in contemporanea, ad Ascoli nella zona di Porta Romana ed a Monteprandone (leggi qui). Interventi d’emergenza hanno permesso ai cittadini di riavere il flusso nei rubinetti.
Ma i guai non finiti.
Ieri, giorno di Natale, si è rotta una pompa a Capodacqua. Un danno importante che richiederà un’opera di ripristino altrettanto imponente. Anche in questo caso le squadre si sono messe subito al lavoro. Ma alcuni comuni del Piceno hanno avuto disagi.
In vista delle Feste, infatti, la Ciip aveva disposto la riapertura dei contatori fino a stasera (26 dicembre), anche nelle aree dove l’erogazione veniva interrotta dalle ore 22 alle 6, per mancanza di acqua e per permettere quindi alle pompe in sofferenza di ricaricarsi nonostante la scarsità del flusso (leggi qui).
Poi il guasto inatteso di Capodacqua ha imposto lo stop, nelle zone indicate, da ieri sera (leggi qui). Ma zone sono già a secco, ed altre potrebbero esserlo anche prima delle ore 22 di stasera.
La sospensione temporanea delle restrizioni all’erogazione dell’acqua era stata decisa dalla Ciip, era arrivata nei giorni scorsi. In quella sede la Ciip stessa aveva annunciato che i rubinetti sarebbero stati riaperti di notte, dal 23 al 26, appunto. Dunque da questa sera di nuovo in vigore le limitazioni all’erogazione di acqua.
Poi, dal 30 dicembre al primo gennaio, di nuovo rubinetti aperti di notte, sempre per lo stesso motivo.
Rubinetti che, però, torneranno a chiudersi dal 2 gennaio perché «permangono le condizioni che hanno comportato la dichiarazione del livello di allarme – codice rosso/terzo stadio, considerata l’evidente fluttuazione delle condizioni climatiche e tenendo conto dell’attuale evidente trend di decrescita delle sorgenti principali»
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ZONE INTERESSATE DALLA SOSPENSIONE DELLE CHIUSURE NOTTURNE
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