di Salvatore Mastropietro
Mentre la Serie A ha riaperto i battenti dopo quasi due mesi di stop, in Serie B i tifosi dovranno aspettare ancora dieci giorni per rivedere i propri beniamini. Le squadre cadette ne stanno approfittando per recuperare energie fisiche e mentali in vista di un girone di ritorno che si preannuncia piuttosto intenso, considerando anche il fatto che i rapporti di forza – dalla vetta alle zone calde della bassa classifica – non sono ancora definiti.
In 19 partite tutto può succedere e lo sa bene l’Ascoli, che nel girone d’andata ha collezionato un buon bottino (25 punti) che gli sta permettendo di restare quasi attaccato al treno dei playoff e di tenere a distanza rassicurante (5 lunghezze) lo spettro dei playout. Per provare a bissare il traguardo della passata stagione sotto la gestione Sottil c’è bisogno di crescere sotto molti aspetti. I dieci giorni di lavoro che separano il Picchio ed il prossimo match ufficiale, in programma domenica 15 gennaio al “Liberati” di Terni, saranno molto importanti in questo senso.
Dopo una settimana abbondante di meritate vacanze i bianconeri si sono radunati in città nel tardo pomeriggio di ieri, martedì. Quest’oggi, invece, è ripresa la preparazione agli ordini di mister Cristian Bucchi, subito con una doppia seduta. In mattinata la squadra è stata impegnata in esercizi preventivi in palestra, in attivazione motoria e in un lavoro metabolico. Poi, dopo aver pranzato insieme al “Picchio Village”, Dionisi e compagni hanno svolto attivazione tecnica, possessi palla e partita a campo ridotto. Domani è in programma un allenamento alle ore 11, sempre presso il centro sportivo.
Nel mentre le attenzioni dell’ambiente, complice la pausa del campionato, sono inevitabilmente rivolte al discorso calciomercato. Esattamente un anno fa il direttore sportivo Marco Valentini aveva praticamente già definito tre operazioni in entrata (Tsadjout, Bellusci e Falasco), ma quest’anno la sessione si svilupperà con ritmi più lenti. In entrata le priorità riguardano l’innesto di un centrocampista e di una punta, ma occorrerà attendere eventuali occasioni, che solitamente si presentano da metà mese in poi. Discorso simile per quanto riguarda i tanti esuberi, per i quali ancora non sembrano esserci piste concrete.
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