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Piano del verde urbano, Legambiente sollecita il Comune

ASCOLI - Il locale Circolo sull'urgenza di applicare il regolamento comunale: alberi tagliati da ripiantare dove erano, parco fluviale non per devastare le sponde dei fiumi, interventi alla Fortezza da concordare con associazioni culturali, ambientaliste e cittadini
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Legambiente Ascoli protagonista di “Puliamo il mondo”

 

Il Circolo ascolano di Legambiente interviene sul Piano del verde urbano e fissa alcuni punti con i quali sollecita l’Aministrazione comunale, invitandola ad un confronto con associazioni culturali, ambientaliste e cittadini.

 

LE RICHIESTE

 

Da tempo il Comune sta procedendo al taglio di decine e decine di alberi nei viali alberati e negli spazi pubblici della nostra città. Ci sono alcuni Viali alberati ad Ascoli Piceno – un tempo uno dei fiori all’occhiello della nostra città – che oramai non sono più tali.

 

Viale Vellei – Era un bellissimo viale di ippocastani, oramai ridotto in condizioni pietose a causa degli interventi compiuti in questi anni, che hanno indebolito ed esposto alle malattie gran parte degli individui che lo compongono. Ecco, se questa Amministrazione avesse a cuore il nostro patrimonio arboreo, dovrebbe ripiantare gli ippocastani mancanti e permettere a Viale Vellei di riacquisire nel tempo la sua bellezza originaria.

 

Viale Indipendenza – Sono stati tagliati nel corso degli anni molti tigli e oramai il viale, che era uno dei più belli di Ascoli, è diventato irriconoscibile. C’è tutta la prima parte del viale che si percorre uscendo dalla stazione, oramai diventata una landa desolata, un vero e proprio squallore. Più di venti i tigli sono stati tagliati e alcuni sicuramente erano malati con cavità all’interno, forse rischiavano di cadere, però i tigli abbattuti vanno quantomeno ripiantati.

 

Chiediamo pertanto che tutti gli alberi che sono stati tagliati vengano ripiantati al più presto dov’erano, al fine di ripristinare l’integrità del viale originario, con piante di adeguate dimensioni che quanto prima ricostituiscano la consistenza dei filari, che vanno seguite costantemente garantendone l’attecchimento e la cura per una sana crescita.

 

Paolo Prezzavento, vice presidente di Legambiente Ascoli

Laddove non è possibile ripristinare gli alberi tagliati, come nel caso del diradamento dei pini neri alla Fortezza Pia, vanno ripiantate un numero equivalente di individui arborei in un’altra parte della città. Piantagioni nuove o di integrazione che devono essere specificate nel Piano del Verde urbano.

 

Se il Comune ha già predisposto programmazione e ci indica un’area nella quale si possono ripiantare delle specie arboree autoctone, siamo pronti a fare la nostra parte.

 

Chiediamo inoltre alla Ecoinnova, che si occupa della manutenzione del Verde, di applicare le linee guida del Ministero per l’Ambiente, che prevedono espressamente la compensazione delle piante che vengono tagliate, oltre al rispetto della Legge Forestale Regionale

 

Sollecitiamo il Comune a completare al più presto del Piano del Verde Urbano, strumento di pianificazione e gestione degli spazi aperti, previsto dalle linee guida che il Ministero per l’Ambiente ha approvato  nel 2017, in applicazione della legge 10/2013, strumento per il quale il Comune aveva avviato ormai oltre un anno fa, una procedura partecipativa non più perseguita. Si tratta di uno strumento essenziale per una corretta conoscenza e gestione del verde pubblico, utile a programmare gli interventi di integrazione e manutenzione delle alberature negli spazi pubblici.

 

In mancanza di un’attenta e rispettosa applicazione del Regolamento del Verde, si rischia di compiere l’ennesimo delitto contro l’ambiente e il paesaggio della nostra città. Questo scempio che sta rovinando tutti i più bei viali alberati del nostro territorio (come sta accadendo al viale alberato di Roccafluvione e come accadrà presto in Via Scirola a Castel di Lama), sta creando un danno irreversibile al patrimonio arboreo e paesaggistico. Non parliamo poi dei disastrosi interventi del Genio Civile, che distrugge periodicamente la vegetazione riparia del Fiume Tronto con interventi che definire disastrosi è dire poco. Basta guardare a quello che sta succedendo sulle sponde del Fiume Tronto, nella zona retrostante l’Istituto Agrario.

 

E’ inutile continuare a parlare delle grandi potenzialità turistiche di Ascoli e della sua provincia, se poi i vari dirigenti e funzionari comunali, provinciali e regionali hanno già deciso di distruggere un pezzo meraviglioso di “paesaggio piceno”. Così l’unico tesoro che abbiamo in questi tempi di crisi, il nostro paesaggio, lo stiamo dilapidando, lo stiamo distruggendo. Purtroppo la crisi ambientale mondiale, dovuta anche alla deforestazione del Congo e delle foreste dell’Asia meridionale, che è all’origine della pandemia covid, non ci ha insegnato niente.

 

E’ urgente dunque applicare quanto previsto dal Regolamento del Verde approvato dal Consiglio comunale di Ascoli, promuovere la tutela e la valorizzazione degli spazi verdi e del patrimonio arboreo della nostra città, cominciare a considerare gli alberi e gli spazi verdi non un fastidio o un problema, ma un grande patrimonio, una risorsa ubica e un fattore fondamentale per far crescere e mantenere ad alti livelli la qualità della vita nella nostra città.

 

Ricordiamo che gli alberi non sono solo elementi decorativi de paesaggio urbano, sono innanzitutto patrimonio comune, di tutti, ma anche preziosi alleati nel combattere l’inquinamento, fornendo servizi eco-sistemici che hanno un valore inestimabile per la qualità della vita dei cittadini, oltre che un valore economico quantificabile che cresce esponenzialmente in funzione dell’età.

 

Nell’ottica dello sviluppo sostenibile, gli alberi andrebbero curati, moltiplicati e soprattutto rispettati in quanto elementi essenziali al miglioramento della qualità di vita, soprattutto nelle aree urbane.

 

Le alberature ed il sistema degli spazi verdi sono potenti alleati della salute umana e del benessere generalizzato, una città ricca di giardini, parchi e soprattutto viali alberati combatte sia il cambiamento climatico (mitiga l’isola di calore), sia l’inquinamento (veicoli, riscaldamenti……) ma soprattutto migliora la qualità dell’aria e rappresenta un valido alleato nella prevenzione e cura molte patologie dell’essere umano, migliora la salubrità delle abitazioni e si riflette anche sulla qualità di vita delle persone che potendone fruirne, migliorano la salute fisica ma possono svolgere attività ricreative, sociali, culturali ed educative.

 

Molte Amministrazioni in Italia hanno già deciso di ripiantare migliaia di alberi e di creare delle vere e proprie infrastrutture verdi. Il Comune di Ascoli sembra ancora lontano da aver raggiunto questa volontà politica e questa consapevolezza.


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