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Si spengono le luci, si accendono i moccoli: tutto pronto per il Carnevale di Castignano

IL BORGO piceno riaccende le luci su un evento che, prima del Covid, aveva registrato grandi numeri. Dall'elezione di Re Carnevale a suon di frittelle ai carri allegorici fino al clou del martedì grasso con la sfilata ed il falò alimentato dalle lanternine di carta colorata. Un rito unico in Italia, che si mantiene intatto da secoli
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Lo spettacolo dei moccoli

 

di Luca Capponi

 

Martedì grasso, ore 19. Le luci si spengono. Ma, contrariamente a quanto si possa pensare, il buio non ha la meglio. Non nel giorno della festa. Al suo posto tante lanternine variopinte fatte a mano si accendono, creando un’atmosfera tanto suggestiva quanto irripetibile.

 

I moccoli, infatti, “resistono” ininterrottamente dal 1861, quando il bel borgo piceno restò l’unico in Italia a tramandare una usanza che affonda le sue origini nella Roma papalina e che ancora oggi mantiene immutato il suo fascino. Non a caso, prima che tutto si fermasse a causa del Covid, il Carnevale di Castignano registrava numeri da sold out grazie a una sapiente miscela di tradizione e spettacolo. In cabina di regia, il binomio Comune-Pro loco.

Moccoli in preparazione

 

Eccoci, dunque, pronti a ripartire anche qui. A ore è attesa l’ufficializzazione del programma completo, che in gran parte ricalcherà quello degli anni passati. Il via è quindi previsto per giovedì grasso 16 febbraio in Piazza Umberto I con la mitica “Pizza onta“, maratona enogastronomica a base di gustose frittelle che, tra le altre cose, sceglierà anche il nuovo Re Carnevale tra coloro che riusciranno a cibarsi più degli altri nella gara mangereccia del pomeriggio. Al neoeletto Re, l’onore di aprile la sfilata dei moccoli, in programma il 21 febbraio per confluire in Piazza San Pietro, a ripetere un rito davvero suggestivo. Prima, però, spazio ai carri allegorici ed al concorso pronto, anche qui, a premiare la maschera più bella.

 

Come già accaduto in passato, e come confermato dal presidente della Pro loco Eros Iacoponi, in questo momento a Castignano si lavora insieme, associazioni, cittadini e volontari, per costruire moccoli da distribuire ai visitatori favorendo così la partecipazione attiva all’evento.

Il falò finale

 

I moccoli “ufficiali”, invece, sono realizzati con grande perizia dagli artigiani locali, che al suono di piatti, casse e rullanti accompagnano Castignano in un’altra dimensione, trascinata da un caleidoscopio di colori che, alla fine, darà vita al grande falò propiziatorio alimentato proprio dai moccoli.

 

Nel programma carnascialesco del 2023 sono previsti anche tre veglioni in maschera, tra cui quelli di sabato 18 febbraio e martedì 21 febbraio che si terranno nelle “Grotte” del centro storico.

 

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