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Ascoli, Bucchi ancora al centro delle polemiche: «Giusto che sia io sul banco degli imputati, ma non mollo»

SERIE B - Il mister bianconero dopo la sconfitta casalinga contro il Palermo: «Questa sconfitta ci fa male, gli episodi sono stati decisivi. C’è sinergia con questo gruppo, dobbiamo pensare solo a lavorare. Simic? Può capitare una partita sottotono»
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di Salvatore Mastropietro

 

La crisi che sembrava quasi alle spalle dopo il pareggio di Ferrara si riapre con l’ottava sconfitta stagionale (la quinta in casa, su dieci partite) al “Del Duca” contro il Palermo. L’atteggiamento dell’Ascoli non è mancato, ma le disattenzioni sono costate care ai bianconeri, puniti da una doppietta di Matteo Brunori, che si permette il lusso di fallire anche un rigore.

 

A ridosso del fischio finale mister Cristian Bucchi finisce di nuovo nel mirino dei tifosi. I cori nei suoi confronti non si placano neanche nel post partita sotto la Tribuna “Ovest”.

 

Bucchi (foto Ascoli Calcio)

C’è sicuramente tanta amarezza nel post partita, soprattutto nelle parole del mister: «La classifica corte ci permette di guardare davanti, ma ci dà anche la preoccupazione di doverci guardare alle spalle. Ogni partita è difficile, gli episodi sono determinanti, questa partita potevamo anche vincerla perché abbiamo fatto delle cose buone. Nel complesso è stata una buona gara, al netto di alcuni errori che hanno permesso al Palermo di trovare occasioni che hanno cambiato l’inerzia della gara. Noi eravamo già orientati alla consapevolezza di dover soffrire. Oggi dispiace particolarmente perché per quello visto in campo la sconfitta ci fa male».

Sulla contestazione nei suoi confronti: «So come è questa piazza e so quali sono le reazioni dei tifosi. È giusto che sul banco degli imputati ci vada io, anche perché la squadra ci sta mettendo anima fino alla fine. Le mie riflessioni sono solo rivolte al lavoro, io non mollo ma non perché sono presuntuoso. So come lavoriamo e so che sinergia c’è con questo gruppo, il calcio è fatto da momenti e quando si perde l’allenatore è il primo e unico responsabile».

Sulle scelte iniziali: «Dionisi si porta dietro da un po’ un problema al polpaccio, ci sta convivendo e valutiamo le sue sensazioni in settimana. Forte aveva lavorato bene, anche se la sua disabitudine a lavorare sul sintetico gli aveva creato un piccolo problema tendineo, abbiamo preferito dargli meno minutaggio per evitare che sfociasse in qualcosa di più grave».

Sulle incertezze difensive: «Dal 15’ al 30’ non abbiamo lavorato bene sulle marcature preventive. Abbiamo sbagliato soprattutto questo nelle seconde palle, a partire dagli attaccanti. Simic? Viene da partite di altissimo livello, può capitare una giornata sottotono, non posso rimproverargli nulla. Deve stare tranquillo e lavorare, così come Botteghin e Quaranta. Avevamo contro avversari forti, di grande dinamismo e bravi a campo aperto».

Sulle difficoltà di rifinitura: «Giocatori tecnici, che dettano i tempi, sono determinanti nel calcio moderno. Credo che sia un tema che riguardi un po’ tutti, noi stiamo ritrovando Buchel e Ciciretti che ci danno più geometrie, Proia ci dà opportunità diverse, Dionisi speriamo di ritrovarlo in piena condizione, Forte è un attaccante d’area che ci serviva. Oggi in parte è stata una partita diversa rispetto alle scorse, abbiamo provato a cambiare qualcosa».

Sulle condizioni dei singoli: «Caligara viene da un trauma forte, ha appena ricominciato a correre. Valuteremo le sue sensazioni in base a come si sentirà. Bellusci è indietro di condizione, ha bisogno di lavorare sul fisico e lo sta facendo».

Eugenio Corini, tecnico del Palermo

CORINI – «Al netto di tutto sono soddisfatto, l’unico rammarico è non aver trovato prima il raddoppio. Sui calci piazzati loro sono una squadra da Serie A. Abbiamo avuto la personalità di rimanere in gara. Brunori ha avuto una grande reazione. Saric? È arrivato dopo una trattativa molto lunga, all’inizio ha bisogno di adattamento. L’avevo visto in crescita e ora sta migliorando ulteriormente. Questo è un campionato in cui bisogna essere molto equilibrati, puoi vincere e perdere contro chiunque. La partita poteva girare da una parte e dall’altra, l’Ascoli per attitudine è stata costruita bene e ha tutte le qualità per fare un buon campionato. La partenza di venerdì? Abbiamo creato un disagio a tutti, a partire dai tifosi, ma oggettivamente siamo stati molto scossi. Purtroppo non c’era la possibilità di ripartire ieri mattina, lo spostamento del match è stato dettato da esigenze straordinarie, ringraziamo l’Ascoli e la Lega per la sensibilità dimostrata».

BRUNORI – «Sul primo gol è stato bravo Damiani, sul secondo ho avuto un po’ di fortuna. Volevamo fortemente la vittoria, sapevamo di venire su un campo difficile. Questi tre punti valgono tanto, guardiamo avanti con consapevolezza. Sono contento che sto continuando a fare ciò che avevo già fatto l’anno scorso. La partenza di venerdì? È stata una brutta avventura, ma fortunatamente è andata bene. Siamo arrivati qui all’alba di sabato, c’è stato un grande stress. Ringrazio l’Ascoli da parte di tutti noi».


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