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La Neurologia di Ast Ascoli in prima linea nella cura e nella prevenzione dell’emicrania 

SAN BENEDETTO - Il centro Cefalee del reparto diretto dalla dottoressa Cristina Paci ha ottenuto il "Bollino rosa" da parte della Fondazione Onda, nell'ambito di un progetto volto alla diffusione di una corretta informazione sulla patologia. Venerdì 3 febbraio un incontro aperto ai cittadini all'ospedale "Madonna del Soccorso" 
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“Bollino rosa” per il 2022 all’ambulatorio Cefalee dell’Unità operativa complessa di Neurologia di Ast Ascoli,  da parte della Fondazione Onda, nell’ambito di un progetto di sensibilizzazione dedicato all’emicrania, volto alla diffusione di una corretta informazione sulla patologia, sulle sue caratteristiche cliniche, sul suo impatto esistenziale e sull’importanza di una diagnosi corretta e tempestiva.

 

La dottoressa Cristina Paci

Un riconoscimento per il reparto diretto dalla dottoressa Cristina Paci che merita un evento, come l’incontro aperto alla popolazione, proprio sul tema dell’emicrania, a organizzato per venerdì 3 febbraio dalle ore 16 alle ore 18, nella sala convegni dell’ospedale “Madonna del Soccorso” di San Benedetto.

 

Interverranno la dottoressa Donatella Petritola (neurologa responsabile del Centro Cefalee), la dottoressa Sara Tiberi (neuropsicologa del reparto  Neurologia), la dottoressa Arianna Di Berardino (Dietista del reparto Medicina dell’ospedale rivierasco), la dottoressa Silvia Cocci Grifoni (Neurologa ambulatoriale ad Ascoli), il dottor Carlo Rasetti (responsabile del Servizio Nutrizione del reparto Medicina di San Benedetto).

Oltre alla dottoressa Cristina Paci, parteciperanno all’incontro la direttrice del Distretto Sanitario di Ascoli, la dottoressa Giovanna Picciotti,  ed il dottor Remo Appignanesi, direttore del Governo Clinico di Ast Ascoli.

Sarà presente anche il commissario Vania Carignani.

 

L’emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la seconda più disabilitante. Ne soffrono sei milioni di italiani, di cui quattro sono donne. È una malattia neurologica cronica che ha un altissimo costo umano, sociale ed economico. Alla sofferenza fisica si associa, infatti, un vissuto emotivo che inficia pesantemente la qualità della vita dei pazienti e dei loro familiari.


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